07-07-2008
SEELENLICHT
"Gods And Devils"
(Cold Spring/Audioglobe)
Time: (55:24)
Rating : 8
Abbiamo imparato a conoscere l'artista inglese Troy Southgate grazie agli H.E.R.R., progetto olandese fra i più quotati dell'intero roster della Cold Spring, ed oggi ritroviamo il Nostro alle prese con quella che, a ragion veduta, si può definire la sua creatura: Seelenlicht. Coadiuvato anzitutto da Butow Maler dei Kammer Sieben, autore della quasi totalità delle musiche e colonna portante del progetto Seelenlicht, nonché da ospiti illustri quali l'altra metà degli stessi Kammer Sieben, al secolo Herr Twiggs, da Maria Southgate (già al lavoro con gli H.E.R.R.) e da Eustacia Vye (Horologium), Troy dà vita ad un lavoro capace di abbracciare influenze più spiccatamente folk e/o marziali rispetto alla piega presa dagli H.E.R.R., oggi votati maggiormente verso il neoclassico tout-court, nonostante l'incipit "Prelude" lasci intendere diversamente. Il tipico recitato di Troy si alterna con vocals decisamente più vicine a dei veri e propri cantati, come nel caso dell'oscura e pomposa "Demian", della pregevole ballata folk "She Walks In Beauty" (dalle parole di Byron), della più marziale "Flamme" (dai toni vagamente industrial) e della conclusiva ed ariosa "Seelenlicht", dove la voce sa essere istrionica e suggestiva, per quanto sussurrata. Colpiscono positivamente le tre parti di "Diary Of Desolation", in particolare la seconda, imperniata su di un crescendo elettrico da brividi, e non sono da meno le due parti di "Idle Thoughts On The Janus Shore", entrambe incentrate sull'ispirato piano e divise fra passionalità e dramma; ottimali anche le atmosfere dell'ariosa "Herne The Hunter", i toni marziali della bellicosa "Valhalla" e dell'intensa "Love's Final Hour" e la ritmata pacatezza della folk-ballad "The Modern Saxons", per un disco che sfiora l'ora di durata senza mai annoiare. La varietà di soluzioni e l'abilità dei musicisti coinvolti nel metterle in pratica garantiscono un tasso qualitativo sempre elevato, sia a livello di scrittura che di arrangiamenti e produzione, per un disco che saprà mettere d'accordo tanto i nostalgici del miglior neofolk europeo quanto gli amanti di quelle sonorità marziali che qualcuno vorrebbe dare per spacciate, ma che invece riemergono dai meandri del sottobosco europeo con rinnovato vigore. Certo, la pura originalità va cercata altrove, ma la qualità della musica dei Seelenlicht ed il loro indiscutibile gusto compositivo sono fattori che non possono essere ignorati da un pubblico - quello della scena neofolk/martial - che troppo spesso ha sorvolato su palesi limiti tecnici, e la bellissima confezione digipack rappresenta un valore aggiunto importante in un'opera che merita la giusta considerazione.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/seelenlichtmusic