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Room 104

02-06-2008

VV.AA.

"...Where Tattered Clouds Are Stranding"

Cover VV.AA.

(The Eastern Front/Masterpiece)

Time: CD1 (69:40) CD2 (75:13)

Rating : 8

Diciamolo chiaramente: nella stragrande maggioranza dei casi, le compilation migliori sono quelle a tema con brani composti appositamente per tali evenienze, come dimostrato in tempi recenti dal secondo volume del superbo sampler di casa Waerloga "Radio Rivendell Compilation". E questa nuova doppia raccolta, realizzata dall'intraprendente ed ottima label israeliana The Eastern Front in una lussuosa confezione rettangolare (di dimensioni ridotte rispetto ad un DVD, per intenderci) a 4 pannelli limitata a 1000 copie numerate a mano, ne è un ulteriore esempio, in quanto dedicata allo scultore islandese Einar Jónsson (1874-1954) e comprendente in larghissima parte brani composti appositamente per l'occasione. Nel primo dischetto (Part I: Grief) troviamo molti nomi noti della scena neofolk ed affini, che di certo non hanno bisogno di troppe presentazioni: parliamo dei disciolti Belborn, dei redivivi Cold Fusion, di Storm Of Capricorn, Larrnakh (side-project di Cawatana), Westwind, Weihan, Zebaoth (side-project di Kriegsfall-U), Cawatana, H.E.R.R. (in un brano a quattro mani con Von Thronstahl), i meno noti Aeldaborn, e poi ancora Kammer Sieben, Horologium, Agnivolok e Rukkanor. Un primo CD dove a prevalere sono la matrice tradizionale, il lirismo epico delle ballate neofolk, gli accenti neoclassici ed il piglio marziale, e dove a spiccare sul resto sono le prove di Cold Fusion (la loro "May Be Another Way" è elettronica spettrale ed avvolgente), Storm Of Capricorn (la cui "Come From Far And Wide" sa essere potente, epica, bellica e splendidamente pomposa), Weihan (sontuosa e possente "Útlagar") e Kammer Sieben ("Ihr" è una cadenzata perla folk), ma è il livello medio generale ad essere molto alto, ed in questa prima parte le uniche due prove già edite risultano essere quelle di Cawatana ed Agnivolok. Discorso differente per il secondo CD (Part II: Birth Of Psyche), improntato maggiormente verso lo sperimentalismo e la matrice ambientale, comprendente nomi generalmente noti ai cultori quali Artefactum, Kadaver (qui in combutta con Refuse To Die), Rose Rovine E Amanti (unici portabandiera dell'Italia assieme a Gregorio Bardini), Wach, i redivivi Gandolfs Gedanken, Shining Vril, il già citato Gregorio Bardini, Echo West, Bisclaveret ed Objekt4, affiancati a progetti meno noti quali Hoarfrost, Simulacra e Sitra Ahra. A mettersi in bella mostra in mezzo a tanti nomi collaudati del settore sono proprio i poco noti Hoarfrost ("Insanus" poggia su di un arpeggio che cattura), il nostro Damiano Mercuri (Rose Rovine E Amanti, qui alle prese con una "Violini E Rose" che, tenendo fede al suo stesso titolo, verte su autentiche fughe in volo di violini) e l'altro italiano Gregorio Bardini, il cui flauto guida la fiabesca magia di "Cobra"; le restanti prove, come da copione, si assestano tutte su livelli alti come per il primo dischetto, e l'unico brano già edito in precedenza risulta essere proprio quello firmato dal flautista nostrano. Difficile, scorrendo i 28 brani presenti, incappare in spiacevoli bassi e/o in episodi non all'altezza dell'intera operazione: l'accurata selezione dei partecipanti e l'impegno profuso da ognuno di essi per la riuscita di questa doppia release, nonché la superba confezione, parlano chiaro e ci dicono che "...Where Tattered Clouds Are Stranding" è senza dubbio una fra le migliori compilation del settore per quanto attiene a questa prima metà del 2008, ed è sicuramente destinata a diventare un oggetto di culto nel fosco panorama della grey/brown area.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.theeasternfront.org/