18-02-2008
ATTRITION
"This Death House - Incidental Musics Volume I"
(Two Gods)
Time: (46:10)
Rating : 7.5
Continua l'opera di ristampa del vecchio materiale dei longevi e celeberrimi Attrition a cura dell'inglese Two Gods, label creata ad hoc dallo stesso mastermind della band Martin Bowes tanto per queste importanti operazioni di recupero quanto per altre release. Stavolta tocca alla storica cassetta "Death House", rilasciata in tre differenti edizioni (una delle quali curata dalla defunta e compianta etichetta nostrana Musica Maxima Magnetica) nel lontano 1982: scendendo più nei dettagli, tale storico nastro conteneva due lunghe improvvisazioni elettroniche catturate live con l'ausilio di un 4 tracce al Black Prince Studio di Coventry. I fan dello storico combo inglese, probabilmente più avvezzi alle assai meno ostiche sonorità elettroniche sviluppate in seguito da Martin e soci, notino subito il sottotitolo che accompagna questa ristampa: "Incidental Musics" sta infatti per 'musiche accidentali', e sotto questa dicitura usciranno pertanto le ristampe di quei lavori in cui gli Attrition erano interessati ad esplorare sonorità più ambientali ed i cosiddetti soundscapes. "Death House" è uno di essi, appunto, nonché il primissimo passo nel mondo delle pubblicazioni discografiche per gli Attrition: in questa nuova veste il contenuto audio delle due tracce è stato opportunamente rimasterizzato, ed inoltre anche l'artwork è stato completamente rinnovato. Martin, all'epoca affiancato da Ashley Niblock e Richard Woodfield, fu un vero e proprio pioniere della sperimentazione elettronica/ambientale, come dimostrano gli oltre 23 minuti di "Crawling", cupa ambient dilatata fino all'eccesso ed inframezzata da squarci di tagliente elettronica dal taglio inevitabilmente analogico; discorso differente per i quasi 23 minuti di "Dead Of Night", nei quali emerge un ritmo soffuso che fa da sfondo ad un'elettronica ancor più sperimentale e vagamente noisy, nonostante il 'comune denominatore' oscuro e plumbeo tenga ben uniti ambedue gli episodi. Se vi ritrovate a casa, magari per sbaglio, il solo "The Jeopardy Maze" (tanto per citare un titolo della seconda metà della carriera della band), allora iniziate col recuperare del materiale più recente a firma Attrition; viceversa, se amate la cose più datate e sperimentali dell'act britannico e/o siete dei completisti sfegatati, allora questa preziosa ristampa non potrà mancare alla vostra collezione.
Roberto Alessandro Filippozzi