Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

05-10-2024

TENHORNEDBEAST

"Capra Hircus"

Cover TENHORNEDBEAST

(Cold Spring)

Time: CD (63:40)

Rating : 6.5

Torna col nuovo album la creatura di Christopher Walton, autore britannico ben noto nella scena non soltanto per la sua ventennale e nutrita esperienza discografica in ambito dark ambient come TenHornedBeast, ma ancor prima per la sua militanza nel celebrato duo Endvra negli anni '90. È per la sesta volta l'inglese Cold Spring ad occuparsi della pubblicazione, anche stavolta in un pregiato digipack a sei pannelli adornato dal bel lavoro grafico della solita Abby Helasdottir, che fa il paio col mastering curato da Martin Bowes per quanto concerne la qualità, visiva come di resa audio. L'esperto Walton, dismessi i toni foschi del precedente "The Lamp Of No Light" (2022), s'incammina per le colline Cheviot alla ricerca di quei luoghi dove si riuniscono le capre selvatiche, descritti come gli ultimi luoghi dove si possa trovare dell'autentico Etenismo, dal quale il Nostro ha inteso farsi ispirare in un viaggio che, sin dalle ambientazioni dilatate dell'iniziale "The Hallowing Of The North", descrive ampi spazi ampi di natura selvaggia in cui il tempo non ha rilevanza. C'è forte intimismo nei frangenti edificati su temi melodici (la morbida "Cup & Ring" e la mesta, drammatica "One More Leaf"), ma il pezzo forte dell'opera è indubbiamente costituito dai 21 minuti abbondanti di "How Pan Healed The Christ", esemplificativa di come, fra scuri cenni rituali e riverberi arcigni, le ambientazioni di Walton siano sempre in movimento, pur nel loro forte carattere didascalico ed in una dilatazione non semplice da gestire. Spogliato di quelle vibrazioni doomish più volte evidenziate in passato, il sound odierno di THB si lascia alle spalle anche quel sulfureo drumming più volte impiegato, lasciando intravedere da lontano qualche colpo ritmico giusto con "The Hearts Of All Men Dwell In The Same Wilderness", che chiude l'opera con toni evocativi e misterici. Impeccabile sul piano tecnico e realizzativo, Walton rimescola parzialmente le carte senza uscire dal seminato, sfruttando determinati elementi - a scapito di altri - che hanno portato THB sino a qui, in una formula che neppure stavolta mira a sorprendere, ma che rimane una assoluta garanzia per quei cultori di dark ambient per i quali l'alta qualità professionale è una componente irrinunciabile nell'esperienza d'ascolto.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://www.facebook.com/Tenhornedbeast

https://coldspring.co.uk/