22-04-2024
LULL
"Journey Through Underworlds"
(Cold Spring)
Time: CD (74:20)
Rating : 8
Nel dicembre del 2022, Lull, ben noto e pionieristico progetto dark ambient di quel Mick Harris (Scorn, Fret) passato alla storia per essere stato il batterista nei primi lavori degli storici grinders Napalm Death, ha interrotto un lungo silenzio durato circa 14 anni, rilasciando per la Cold Spring la nuova fatica "That Space Somewhere". Ora l'etichetta britannica, che evidentemente ha trovato il giusto punto d'incontro col celebrato connazionale, si occupa della ristampa di "Journey Through Underworlds", secondo album di Lull datato 1993, per l'occasione rimasterizzato da Martin Bowes degli Attrition ed impreziosito dal nuovo artwork curato da Abby Helasdottir. Un viaggio indietro nel tempo di oltre trent'anni, quando uno dei padri del grindcore, abbandonati quei suoni estremi in termini di furia cieca, abbracciava un altro modo di suonare "estremo", stavolta attraverso una dark ambient particolarmente cupa, specie rispetto a quello che sarebbe venuto dopo, più isolazionista per indole ed immaginario evocato (non è infatti un caso che Mick abbia finito per incidere anche per una label altamente specializzata in quel tipo di suoni come la nostrana Glacial Movements). Tre lunghe tracce per oltre settanta minuti di "viaggio attraverso i mondi sotterranei", come il titolo riassume al meglio, giacché in questo lungo pellegrinaggio nei meandri più oscuri delle profondità più remote non filtra né luce, né tantomeno qualche speranza di fare ritorno. Trame rarefatte che accentuano il carattere abissale dell'opera ("Downwards"), respiri oscuri e raggelanti (la title-track), movenze cupe squarciate da scariche noise metalliche, fra pattern ritmici, ambientazioni maligne e passaggi vorticosi (i tre quarti d'ora abbondanti del mastodonte "In The Distance"), per un incubo sonoro capace di evocare con la massima efficacia le profondità abissali in cui intende condurre l'ascoltatore, lasciandolo letteralmente ad un passo da quel che più si avvicina al concetto di Inferno. Un caposaldo della dark ambient che torna disponibile (ovviando oltretutto alla stampa originaria targata Sentrax che, col tempo, ha subito quel deterioramento chimico chiamato "disc rot", che rende impossibile la riproduzione) nella miglior qualità possibile, indispensabile in ogni collezione di sonorità oscure che si rispetti.
Roberto Alessandro Filippozzi
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https://coldspring.bandcamp.com/