31-12-2023
BURIAL HEX
"In Hiding"
(Cold Spring)
Time: CD (67:10)
Rating : 7
Nei sedici anni di attività discografica di Burial Hex, costellati da qualcosa come un'ottantina di uscite in ogni genere di formato, l'americano Clay Ruby è sempre stato molto disponibile ad accettare richieste di materiale per le compilation, e non è la prima volta che alcuni di quei molti brani sparsi qua e là nel tempo vengono accorpati dall'inglese Cold Spring in una release ad hoc. Ultima della serie, "In Hiding", racchiusa in un essenziale digipack (la cui grafica è opera di quel Nathaniel Ritter dei Kinit Her che, per l'occasione, ha aiutato il sodale Clay anche nei processi di remix e rimasterizzazione), recupera pezzi apparsi in svariate compilation, queste pubblicate in formati come cassetta,vinile o download. Canzoni che vengono quindi fissate per la prima volta su CD, nelle versioni riviste e corrette da Ruby appositamente per dotare di un filo logico una raccolta che ha tutta l'intenzione di suonare più come un album vero e proprio, anziché solamente come una lista di brani senza alcun apparente legame tra loro. Ambizione per lo più soddisfatta dai nove pezzi in scaletta, che ci mostrano tutte le prerogative note del musicista del Wisconsin: dai temi lugubri ed orrorifici (l'opener "O' Crescent Shedding Queen..." e la song più rituale registrata per il tributo agli Zero Kama, "Magic Without Tears") alle filmiche pulsioni electro (la retrofuturista "Of Roses, Astronomers & The Falsely Accused" e quella conclusiva "Feral Blood Vision" costruita usando materiale proveniente da un remix di un pezzo del progetto witch-house Mater Suspiria Vision), passando per il dark-folk ("From Heel To Throat" e l'appassionata "Pacing The Hollow"). Soluzioni molteplici che denotano lungimiranza e padronanza della materia, fra note di piano, rulli concitati, voci abissali, ferali ed angosciose, melodie malinconiche, lente cadenze industriali e pomposi temi marziali (ai confini della dungeon synth, come in "Penitential March"): il tutto messo ancora una volta sapientemente sul piatto da Burial Hex, progetto di ampie visioni, di comprovate capacità e di lunga esperienza che sa come dare vita agli scenari ricercati, potendo contare su di un taglio filmico sempre suggestivo ed efficace.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://burialhex.bandcamp.com/