09-09-2023
LOSS
"I Kill Everything"
(Inner Demons Records)
Time: CDr (75:54)
Rating : 7
È attraverso il proprio attivissimo marchio Inner Demons che l'americano Dan Fox decide di ristampare il primo album del suo longevo progetto Loss, "I Kill Everything", originariamente uscito in CD per la prestigiosa - e ormai da lungo tempo defunta - Spectre e riproposto ora nelle 42 copie numerate in confezione artigianale tipiche dell'etichetta floridiana. Dopo un primo lavoro breve pubblicato via Inner Demons nel 2004 ("A Letter That Will Never Be Sent"), Loss debuttò sulla lunga distanza con l'album in esame, proseguendo poi con altri due full-lenght per la blasonata Ant-Zen (di cui uno assieme ad un nome del calibro di Philipp Münch), per finire con il nastro del 2019 "Burden", stampato dalla Forever Escaping Boredom. Ciò che ha contraddistinto l'opera di Loss nel corso di quasi un ventennio è senza dubbio quella vena melodica e para-sinfonica che emerge quasi sempre da una coltre industriale dura (ai confini della power-electro e dell'harsh-noise), e che ha spinto il progetto stesso ad autodefinirsi con cognizione di causa "symphonic industrial". Tale vena, unita ad una buona varietà nelle soluzioni impiegate, ha permesso a Dan di edificare i propri brani con un gustoso taglio filmico in grado di rendere più "poetico" il rumore stesso, e gli otto pezzi originari del già maturo e completo "I Kill Everything" ne erano e ne sono ancor oggi una chiara testimonianza, fra vocals brutalmente distorte, pattern electro-industrial, striscianti nervature death/industrial-ambient ed abrasioni d'ogni sorta, con un picco di severità quasi marziale come la raggelante "As Seen On T.V.". Il dischetto si fregia inoltre di due tracce bonus: un remix inedito di "Happy Ending?"dell'epoca, firmato da Loss stesso (con qualche rielaborazione ritmica), ed uno appositamente confezionato da Talvekoidik per "The Turning", spogliata da qualche orpello noise per venire esaltata nella sua indole sinfonica. Non una ristampa in pompa magna, ma comunque un recupero apprezzabile per un album di valore, oggi come allora, aspettando la prossima fatica a firma Loss.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://www.facebook.com/losssymphonicindustrial
https://innerdemonsrecords.bandcamp.com/