09-07-2023
B.E.F.
"Music For Stowaways"
(Cold Spring)
Time: CD (39:56)
Rating : 7.5
I British Electric Foundation dell'acronimo sono stati una delle realtà più creative dell'età dell'oro della rivoluzione new wave, ma sfortunatamente anche più parallele e trasversali, tanto da rischiare un ingiusto oblio. Il collettivo del resto nasceva niente meno che dalla spina dorsale degli Heaven 17 di allora, vale a dire Martyn Ware e Ian Craig Marsh (anche fondatori degli Human League), che con la loro creazione madre avevano già contribuito alla nascita del synth-pop dell'era dorata. Ben chiaro era già dalle prime hit degli Heaven 17, che l'intento dei due maestri inglesi coi B.E.F. era concentrarsi su una nuova e più personale avventura musicale, distante dalle accattivanti melodie electro-pop, che dettavano legge su tutti i mass media e nei locali notturni. Grazie alla seminale Cold Spring, questa più intima e inedita espressione di due dei mostri sacri dell'elettronica oggi rivede luce tramite un progetto di interessantissime ristampe su CD e vinile in più formati, senza perdere il fascino primevo della produzione analogica. La prima pubblicazione vede questo "Music For Stowaways", debutto ufficiale uscito in cassetta nel 1981 per i due compositori di Sheffield, qui arricchito da quattro tracce bonus; un lavoro unico, ancora oggi ritenuto seminale e profetico, potendo contare anche su una sincera riscoperta da parte della stampa giusta (la rivista britannica di musica rock/pop Uncut lo aveva infatti introdotto tra i "50 grandi album perduti nel tempo"). Poco dopo il loro addio agli originari Heaven 17, Ware e Marsh si chiusero subito in studio per dar forma a quello che si può finalmente riascoltare in una nuova qualità digitale, come mai prima. Coadiuvato da ospiti illustri (Adi Newton dei leggendari Clock DVA) e collaboratori più stretti (John Wilson, sempre dagli Heaven 17), il duo esplora sonorità praticamente agli antipodi di ciò a cui potevano già aver abituato i proprio fans. I territori di "Music For Stowaways" sono costellati di ambient/minimal ipnotico, senza inserti vocali, con jazzate incursioni post-industrial (da brividi la psichedelia di "Groove Tang", non molto lontana dai dark jazz ensamble odierni) e sintetiche melodie muzak, così carezzevoli ma intensamente cristalline nell'atmosfera. I B.E.F. già guardavano al futuro, seguendo di pari passo studi e lavori dei grandi della musica elettronica (Brian Eno e Philip Glass prima, Trent Reznor dopo), e questa ristampa ne è solo la prova. Una freschezza matura ed erudita da far impallidire i giovani artisti; nuova vincente esclusiva targata Cold Spring, che si appresta a rispolverare tutto il breve catalogo della band.
Max Firinu
https://www.facebook.com/BritishElectricFoundation/
https://coldspring.bandcamp.com/