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Room 104

02-06-2023

HALO MANASH

"Par-Antra II: TAA"

Cover HALO MANASH

(Aural Hypnox)

Time: CD (72:52)

Rating : 8

Fra i molti privilegi di cui Darkroom ha goduto, c'è senza dubbio quello di esserci potuti occupare sin dal 2010 delle uscite della finlandese Aural Hypnox, etichetta straordinaria per dedizione alla missione, passione, impegno, visione ed unicità delle proposte. Un collettivo di artisti che ha dato vita ad una piccola scuderia di nomi altrettanto straordinari, fra i quali Halo Manash è certamente il più blasonato, e sicuramente fra i più apprezzati da un pubblico che ha ben compreso come nell'arte di questi progetti non vi sia spazio per il concetto di "intrattenimento". Attualmente in formazione a due in questa quindicesima release messa a punto nell'arco di vent'anni (arrivata dopo un silenzio che durava dal 2016, anno in cui uscirono tre nastri ed una ristampa), AIH ed OAK danno vita al secondo capitolo della trilogia Par-Antra, a distanza di ben 19 anni dal primo. Il lavoro in esame, confezionato nel particolare cartoncino ripiegato ad otto pannelli (450 le copie prodotte), è stato "...altamente ispirato dalla formazione a triade di Fiamma, Radici e Spazio", come spiegano le note ufficiali, e rispecchia in tutto e per tutto le prerogative ben note al progetto nelle sue meditative peregrinazioni rituali, che si estendono per oltre 70 minuti senza che mai sopraggiungano cali di qualsivoglia natura. Una lunga esplorazione di più alti stati di coscienza, ottenuta nell'arco di una lavorazione durata ben cinque anni con la consueta commistione fra suoni organici ed analogici, in totale isolamento tra spazi ampi e desolati, verso quell'illuminazione finale che aggiunge un pezzo nella ricostruzione di quella sintonia che il mondo moderno ci ha occluso e sottratto. Un nuovo viaggio interiore che scava ancor più in profondità, sulla scorta di ambientazioni lugubri, spettrali, sospese e misteriche, col climax raggiunto all'altezza della centrale "Kanto", lenta e lugubre processione che sfodera tratti minacciosi di grande effetto, prima che i toni si smorzino progressivamente sino al minimalismo marcato della conclusiva "Juuri", che chiude fra pregiate sfumature para-sinfoniche. Benché assimilabile al filone dark ambient, questo suono gioca una partita molto più ampia, giacché frutto e complemento indissolubile di meditazioni, pellegrinaggi, rituali e flussi di coscienza realmente messi in pratica da persone che vivono fino in fondo la propria missione di ricerca interiore, e non mera sonorizzazione didascalica atta ad evocare precisi scenari. Manna elementale per psiconauti, efficace e potente come e più delle precedenti occasioni, da utilizzare con le migliori intenzioni.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://halomanash.bandcamp.com/

http://www.helixes.org/auralhypnox/