19-02-2023
LULL
"That Space Somewhere"
(Cold Spring)
Time: CD (58:50)
Rating : 7.5
Il tristemente noto "lockdown" è stato per molti artisti l'occasione giusta per rimettere mano a progetti finiti in naftalina, o magari semplicemente accantonati in favore di altri. Fra questi vi è senza dubbio Lull, longevo progetto di ambient isolazionista creato nel lontano 1991 da Mick Harris, storico drummer dei primi Napalm Death ed in seguito fondatore - con Nik Bullen - degli Scorn. Come Lull, infatti, il musicista britannico era fermo sin dal 2008, allorquando fu l'italiana Glacial Movements, etichetta specializzata in sonorità gelide e isolazioniste, a pubblicare l'album "Like A Slow River". L'atteso ritorno, pubblicato in un essenziale e pregevole digipack, avviene in casa Cold Spring con le quattro lunghe tracce di "That Space Somewhere": un lavoro che, a differenza del succitato predecessore, presenta ambientazioni sempre distanti e distinte dall'ambient propriamente oscura, ma stavolta meno placide e pacifiche, come già si percepisce nell'iniziale "Range", in cui suoni a tratti più arcigni svelano inquietudini, a supporto di una tensione palpabile che ritroveremo anche nella seguente "Expanse". È "Unplumbed" a riportare Lull verso scenari di placida coesistenza con la Natura circostante, sempre in totale e completo isolamento, prima che "Way", emblematica di come il suono, col suo intrinseco alone di mistero, si mantenga in costante movimento sotto l'attento controllo del suo creatore, chiuda i giochi all'insegna di una purezza conseguita attraverso un certosino lavoro di levigatura. Un progetto di importanza capitale per chi ama le sonorità ambientali più isolazioniste e di qualità audio superiore, rimasto silente per troppo tempo, ma sempre capace di affondare il colpo con stile, esperienza e maestria, come ci si aspetta da un artista navigato quale è Mick.
Roberto Alessandro Filippozzi
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