08-08-2022
MOLJEBKA PVLSE
"Borrowed Scenery"
(Zoharum)
Time: LP (41:07)
Rating : 7.5
Concepito durante il lockdown, "Borrowed Scenery" fa seguito ad una pausa di due anni circa ed è firmato dal mastermind Mathias Josefson assieme alla strumentista Isabelle Fogelklou. Come per album precedenti, anche quest'ultimo fa leva sui drones continui e fluidi a cui l'autore svedese ci ha abituato, arricchiti da una serie di inserimenti strumentali (percussioni, arpa ed altro) che ne aumentano non poco la carica emozionale, tinta di un'aura sognante garantita dalla condizione particolare in cui il disco è stato realizzato. I field recordings forniscono un afflato cosmico e continuo che si smarca da una certa freddezza unitamente a temi sonori ricercati, sviluppando tonalità miste che si snodano ondulatorie e perpetue in un melange di tappeti dronici che ispessiscono la carica seduttiva del suono. L'effetto è naturalistico, lontano dal mondo astrale e psichico di altri lavori, con una tendenza a dipingere panorami suggestivi in cui domina la calma di un mondo reale, fatto di paesaggi battuti dal vento e percorsi da acque che si muovono lente e perpetue. Se lo schema di base rimane quello ormai caro a Mathias, l'effetto è più caldo e intenso rispetto al passato. Echi relativi alla kraut anni '70, così come alla space ambient, emergono ora più evidenti, amplificati da una perizia tecnica che non è mai mancata nelle release di questo monicker. Album disponibile solo su vinile e strutturato su due sole tracce. Tiratura a 200 copie, di cui 50 accompagnate da un miniCD che contiene il brano "Appearance" (uscito lo scorso ottobre come EP).
Michele Viali