16-10-2021
GYDJA
"Ár Var Alda (In Ancient Times)"
(Winter-Light)
Time: CD (62:03)
Rating : 7.5
Progetto dalla ventennale esperienza, Gydja è l'act principale della neozelandese Abby Helasdottir, che ricordiamo attiva in passato con meteore della scena industrial/ambient quali Clear Stream Temple e Torture By Roses. Giunto all'undicesimo lavoro sulla lunga distanza, il progetto torna alla corte di quella Winter-Light che già lo aveva ospitato in occasione di una compilation nel 2017, e che ora ne pubblica la nuova fatica nelle 200 copie del pregevole digipack a sei pannelli. Da sempre molto matura, la dark ambient di Abby si muove attraverso dense ed ampie masse dronico/melodiche, ben rifinite e ricche di dettagli come di sfumature, utili a veicolare un'atmosfera come di consueto altamente misterica, in cui si muovono anche voci e percussioni grazie alle ospiti Lyn Goeringer e Serena Helasdottir-Cole. Come in precedenza, anche stavolta la qualità audio messa sul piatto è decisamente alta, e permette di godere appieno di un suono che si muove come un unico flusso, inglobando anche la voce e le percussioni al punto da renderle difficilmente percettibili e, in buona sostanza, parte integrante di una sola pulsione sonica in moto costante. Solo in "And Thence Arose Our Giants' Race" il canto, soave ed etereo, riesce ad emergere da trame che si fondono in una massa inscindibile, che rende l'ora abbondante d'ascolto un excursus totalizzante nella sua fitta coltre misterica. "Profonda e primordiale dark ambient" - come recitano le note ufficiali - che svolge pienamente la propria funzione, e che non mancherà di mettere d'accordo sia gli estimatori del progetto, sia gli eventuali nuovi avventori con l'alta qualità di una proposta sempre intrigante.
Roberto Alessandro Filippozzi