09-12-2019
HORTHODOX
"The Great Sacral Machine"
(Noctivagant)
Time: CDr (44:25)
Rating : 6
Giovanissimo progetto russo/ucraino con all'attivo un paio di uscite su supporto fisico (dopo un esordio in digitale), Horthodox è figlio di certa dark ambient e drone di matrice industriale di cui sa reinterpretare il verbo in funzione di un discorso proprio. Il disco, diviso in quattro brani senza titolo che, ad eccezione del pezzo d'avvio, si dipanano in durate importanti, prende corpo sulla reiterazione di temi semplici e ossessivi, molto cupi, giocati sul supporto di voci declamatorie ("I") o su strutture ondulatorie penetranti e massose. Spesso si opta per architetture minimali, fatte di temi unici di poco variati con entrate di marca semi-tribale e martellante ("II", "IV"); l'ambient nero e negativo di stampo mitteleuropeo fa capolino a più riprese, nella ricerca di un collegamento che è al pari tributo e fonte di ispirazione perpetua. Le piccole intrusioni noise diventano varianti flebili in un impianto che si lascia andare anche a sperimentazioni estreme, disposte a perdere il filo del discorso ("III") in favore di alambicchi tonali eccessivi e staccati dal tema chiave. A tratti derivativo, a tratti ispirato, talvolta troppo lanciato nella ricerca, "The Great Sacral Machine" appare come un lavoro acerbo fatto di alti e bassi, per un monicker che avrà ancora molto da dire crescendo a dovere. Non entusiasmante la cover fuori formato in folder leggero con custodia interna a parte. Solo 99 le copie stampate in CDr.
Michele Viali
https://horthodox.bandcamp.com/