13-04-2019
THE NEW BLOCKADERS
"Live At Sonic City"
(Cold Spring)
Time: CD (40:01); DVD (40:16)
Rating : 8
Quei tanti che rimpiangono l'epopea della Cold Meat Industry dovrebbero senz'altro impiegare più energie nel rendere il giusto omaggio all'encomiabile lavoro della Cold Spring, la quale non soltanto ci delizia da tantissimi anni e costantemente con un roster di altissima qualità ed ampiezza, ma ci offre anche la possibilità di mettere le mani su release di basilare importanza come quella in esame: la testimonianza dell'ultima performance dal vivo dei pionieri del noise The New Blockaders, catturata sia su CD che attraverso le immagini del DVD incluso nella sontuosa confezione digipack a sei pannelli (sprovvista di booklet, ma contenente tre significativi estratti da un'intervista rilasciata al magazine Glissando). Nello specifico, il live in esame va ad immortalare la performance tenuta dal duo (il fondatore Richard Rupenus assieme al sodale degli ultimi anni Philippe Niemand) in quel di Kortrijk, in Belgio, all'interno del Sonic City Festival curato da Thurston Moore dei Sonic Youth. Aderente al celeberrimo manifesto "L'arte dei rumori" di Luigi Russolo, l'act britannico ha avuto sin dal lontano 1982 un ruolo fondamentale nella definizione del linguaggio noise, ispirando intere generazioni di "noisicians" (a partire dal colosso Merzbow) e votando i propri sforzi all'anti-arte ed all'anti-musica, rifiutando con forza le prerogative tipiche degli schemi artistico/musicali. I quaranta minuti della performance in esame sono il miglior sunto di cosa etichette come noise ed industrial debbano significare: il rumore (im)piegato sino a farne sinfonia mediante l'amplificazione distorta di oggetti vari - per lo più metallici - che il duo percuote, graffia, sega e stupra oltre i limiti dell'immaginabile. Sul palco i due, celati dai passamontagna, vengono ripresi mentre distruggono a martellate un vecchio pianoforte (non a caso la performance è introdotta ed accompagnata al termine dalle note di un celebre tema pianistico), scavando solchi sempre più profondi in vecchi vinili, percuotendo bidoni metallici, facendo cigolare vecchi macinini, rimestando con una betoniera ed infine segando letteralmente il suddetto piano. Una sinfonia noise fatta di vortici smodatamente opprimenti in cui ogni oggetto impiegato viene violentato senza sosta sino a che i graffi divengono grida lancinanti, di fronte alla quale gli eventuali astanti possono solo lasciarsi spazzare via dall'inusitata furia audio. Il noise nella sua forma più pura è questo, ed i The New Blockaders, nel loro rigettare senza possibilità di replica qualsivoglia tipo di compromesso di natura artistica, ne sono i massimi interpreti ed esponenti. Fondamentali.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.thenewblockaders.org.uk/