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Room 104

13-04-2019

AMBIGUOUS

"The Garden Of Ruins"

Cover AMBIGUOUS

(Aliens Production)

Time: CD (64:28)

Rating : 8

Sebbene il musicista ceco Igor Senigla sia attualmente più conosciuto per il suo ottimo act ISH, è col progetto Ambiguous che ha effettivamente mosso i primi importanti passi, e se questo ha finito per passare in secondo piano, lo si deve soprattutto ad un silenzio che durava dai tempi dell'unico - e notevolissimo - full-length "Stone Cross", risalente al marzo del 2010. Ambiguous rappresenta il "lato oscuro" del compositore ceco, che se con ISH esplora le infinite applicazioni dell'IDM, con l'act in esame sonda invece le dinamiche della dark ambient più filmica, e che con "The Garden Of Ruins" - uscito lo scorso ottobre in edizione digipack limitata a soli 100 esemplari - torna in grande stile, come era lecito attendersi. Apocalittica, lugubre e drammatica, la dark ambient del Nostro sa arricchirsi di gustosi elementi che garantiscono al suono succulente varianti: dai samples vocali (corali o femminei) alle macchinazioni industriali, dalle linee melodiche più caratterizzanti alle incursioni percussive, e via dicendo. Se nell'iniziale "Land Of Dark Woods" non sarà difficile riconoscere un celebre campionamento sinfonico/corale, anche le altre tracce in cui figurano samples vocali perfettamente incastonati (la magnifica "Her Name Is Destruction", la drammatica "Life With My Ghosts", la serpeggiante "In The Middle Of Life" e la più ipnotica e sognante "Choir In Your Dreams") riescono ad evocare al meglio scenari ricchi di fascino oscuro, dotati di quell'inconfondibile e magistrale taglio filmico che Igor riesce a donare ad ognuna delle sue creazioni. In un'opera carica di sentori apocalittici s'impongono con tutta l'efficacia del caso anche quei minacciosi frangenti dotati dell'apporto percussivo, come la possente e più industriale "Temple Of Signs", la tonante "Memorial Death" e l'arcigno atto finale "The Second God", i cui colpi stordenti preludono a dei rulli marziali perfettamente contestualizzati. Un lavoro splendidamente prodotto (anche grazie al mastering curato dalle mani esperte di Anatoly TOKEE Grinberg, che ne esalta gli squisiti dettagli) e ricco di soluzioni di grande effetto - oltre che di quell'altissima qualità che non manca mai nelle uscite targate Aliens Production - che delinea scenari di enorme fascino, capace di andare ben oltre certa ortodossia dark ambient per sviluppare temi potenti e regalare sensazioni forti con tutta l'innegabile maestria che va riconosciuta al suo autore. Un pezzo pregiato che non può mancare nelle collezioni dei più attenti e versatili esploratori della sfera dark ambient.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://www.facebook.com/AMBIGUOUS-1497615603692392/

http://www.label.aliens.sk/