14-11-2018
TUNNELS OF AH
"Charnel Transmissions"
(Cold Spring)
Time: CD (48:27)
Rating : 7
Continua il sodalizio tra Cold Spring e l'israeliano Stephen Ah Burroughs, che arriva ad Agosto di quest'anno al quarto lavoro per la label inglese, tutti rigorosamente rilasciati a distanza di due anni l'uno dall'altro, quasi a voler rispettare - o meglio, enfatizzare - quella dimensione ritualistica che la produzione della creatura Tunnels Of Ah secerne fin dagli esordi. Non è sempre facile entrare ed uscire indenni dalle ondate soniche di Burroughs, soprattutto dopo due album piuttosto ostici e difficilmente catalogabili come "Thus Avici" e "Surgical Fires", nei quali i ritualismi dronici più regolari ed ipnotici dell'esordio "Lost Corridors" venivano sostituiti da un atteggiamento più aggressivo ed estraniante. Sulla falsariga di questa nuova forma mentis, l'ex Head Of David confeziona un quarto lavoro sulla lunga distanza che alza l'asticella rispetto ai predecessori sia per una chiave di lettura ben esplicitata - le "Numbers Stations" della Guerra Fredda utilizzate per trasmettere messaggi segreti tra le varie agenzie di intelligence e le loro spie - che per un packaging che, pur mantenendosi scarno e minimale, stavolta sceglie un più attraente digipak come sua manifestazione. Anche lo stesso titolo del lavoro ci comunica chiaramente il tipo di suono che ci apprestiamo ad ascoltare: una lunga, disturbante e brulicante trasmissione radio che parla al nostro Io più nascosto, scuotendolo, annichilendolo, incarnandosi poi quasi materialmente sottopelle fino alla viva carne, segnandoci indelebilmente. "Charnel Transimissions" non disdegna ovviamente la componente estraniante da rituale dronico/industriale tipica di Tunnels Of Ah - qui tra l'altro coadiuvato dalle percussioni farraginose e fagocitanti di Francis P. - e gioca con le nostre sensazioni cullandoci per un po', vivisezionandoci i timpani poi o parlandoci direttamente tramite spoken word di varia fattura (apprezzabilissimi e di grande effetto in questo senso i cervellotici messaggi radio sul finale di "Stations Of The Skin-Bag"). Un'esperienza di ascolto intensa e massiccia, nella quale il suono si fa creatura viva e tangibile ma anche fantasmatica e minacciosamente sfuggente, come trasmissioni guerrafondaie nel nero etere tutto attorno a noi.
Lorenzo Nobili
https://tunnelsofh.bandcamp.com/