21-06-2018
REUTOFF feat. DEUTSCH NEPAL
"Eating The Dust"
(Entartete Musikk)
Time: CD (66:38)
Rating : 7.5
I russi Reutoff e Lina Baby Doll si erano già incontrati nel 2009 in occasione della pubblicazione di "Kreuzung Vier", lavoro edito dalla Ewers Tonkunst in cui i primi figuravano con tre brani, mentre l'act svedese si ritrovava a scomporre e ricomporre suoni forniti dallo stesso trio in altrettante tracce create per l'occasione. Una collaborazione dilatata nel tempo quella fra i due colossi del suono industriale, come spiegano le note dell'essenziale digipack che racchiude "Eating The Dust", album concepito in dieci lunghi anni attraverso diverse trasformazioni. Si parla apertamente di 'bubblegum industrial music', definizione ampia per inquadrare almeno a grandi linee il lavoro svolto sulla parte musicale dai Reutoff, cui va ad unirsi la particolare vocalità di Lina/Peter (anche autore dei testi). La lunghissima gestazione ha dato modo ai Nostri di rifinire accuratamente ogni aspetto del suono e degli arrangiamenti, come si evince già dai primi istanti dell'opener "Freedom As An Island", i cui tribalismi evocativi dal groove raffinato fanno da base alla voce 'alcolica' di Lina, fino al crescendo d'intensità drammatica. "Amphibian Shadow", picco qualitativo dell'opera, offre una prova vocale più armoniosa sfruttando l'ingresso di un ritmo più penetrante, mentre il canto prende una piega assai più ipnotica nell'inquieta title-track, peraltro già apprezzata nella sua versione strumentale nel succitato "Kreuzung Vier". A proposito di strumentali, nell'economia dell'album funzionano a dovere anche quei frangenti privi di voce come "Vertex Insolitus Tenebrarum", divisa fra industrial ambient, melodie tenui e ritmiche IDM prima di accendersi con un buon groove, e "The Sleeping Beholder", più ambientale e sognante. La matrice industrial indugia su battiti IDM nell'intensa "Terrible Place", in cui il cantato si fa dolente come anche nella più mesta e dimessa "Flame", mentre la chiusura spetta al 'Methanol Rework' di "Alcohology", dove frammenti dell'album del 2015 di Deutsch Nepal dal medesimo titolo vengono rielaborati e traghettati sino ad un'esplosione dai tratti danceable. Tanto materiale di alta qualità che non mancherà di soddisfare sia i seguaci del combo russo che quelli del buon Lina (anche produttore della versione CD con la sua Entartete Musikk), garantendo il livello dei rispettivi blasoni. Tre le tracce in più presenti nell'edizione digitale a cura dei Reutoff e addirittura quattro in quella su cassetta, quest'ultima realizzata dalla russa NEN Records, mentre la stampa in vinile è prevista sotto il marchio dell'estone :retortae:.
Roberto Alessandro Filippozzi
https://deutschnepal.bandcamp.com/