21-06-2018
TONTTU
"Riimuja Ja Tonttuja: 8"
(Panicmachine)
Time: CD (45:28)
Rating : 7
Se non avete mai avuto a che fare con questo bizzarro progetto finnico, ideato verso la metà dei 90s ed attivo a livello di demotape sotto nomi differenti, ma approdato all'esordio ufficiale con l'attuale monicker (che tradotto dal finlandese significa 'gnomo') solo nel 2013, allora preparatevi, perché il rischio concreto è quello di rimanere spiazzati dalla sua istrionica follia. Interamente fondato sulla netta (ma chiaramente ironica) contrapposizione agli gnomi, ritenuti responsabili di una sorta di cospirazione globale volta al dominio sull'umanità (!), il combo scandinavo definisce il proprio sound 'anti-gnomemartialindustrialneofolkmetal', e "Riimuja..." - confezionato in DVD-case - è la sua nona release complessiva, contando anche l'album realizzato assieme ai tedeschi Fahl ed uscito in contemporanea a quello in esame. Proprio con questi ultimi - e con P. Emerson Williams - i Nostri avevano dato vita ad un split-album nel 2016, e tale sodalizio trova ulteriori sbocchi anche in "Riimuja...", tant'è che Marcel P. (Miel Noir, Sagittarius etc., oltre ovviamente ai Fahl) partecipa attivamente a tre dei cinque brani in scaletta, supportando sia l'apporto vocale che la stesura dei testi. Dosate con molta parsimonia le trame marziali e neofolk dei primi lavori, i Tonttu danno ora vita ad un sound che spazia fra più soluzioni anche all'interno dello stesso brano, come la lunga title-track svela subito: al suo interno, oltre alla consueta recitazione cruda, arcigna e teatrale, si può scorgere sia il prezioso apporto di Freiherr Von Gargamel, responsabile dell'aspetto più tradizionale incarnato da viola, violino, flauto, mandolino etc., sia l'impiego di ritmi elettronici e frangenti metal-oriented, nonché rulli marziali, basi sinistre, punte d'impeto e passaggi realmente stralunati. Un mélange al cui interno convivono componenti che più spesso si alternano anziché compenetrarsi, talvolta in maniera più snella (la rudezza metal urlata che si fa largo fra le meccaniche electro di "Tonttuuden Loputtomassa...", l'assunto strumentale più classicamente folk e tradizionale di "(D)evoluutio NYT!" e l'elettronica groovy di "Was Würden Gnome Sagen?", che si tinge della tagliente incisività della chitarra), altre alla maniera di una suite multiforme, come in quella "TONTTU 2" che alterna porzioni marzial-tradizionali ad una più chiara durezza, per poi tornare al folk acustico e infine chiudere all'insegna dell'electro-metal. Siamo quindi ben distanti dai puristi del neofolk come da quelli della marzialità industriale, ma quelli che sapranno avvicinarsi a quest'album con la giusta apertura mentale, una volta superato l'effetto straniante del primo impatto, potranno apprezzare l'estro di una formazione decisamente sopra le righe e fuori dal comune, sia musicalmente che concettualmente.
Roberto Alessandro Filippozzi
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