24-09-2007
APOPTOSE
"Schattenmädchen"
(Tesco/Audioglobe)
Time: (62:14)
Rating : 7.5
Ogni label può vantare il fatto di aver scoperto e prodotto degli act che diventano col tempo il marchio di fabbrica, il sigillo di garanzia di quanto l'etichetta medesima fornisce al pubblico. Il teutonico Apoptose è uno dei tanti progetti cresciuti e mai allontanatisi dalla casa madre Tesco, ma anche una realtà che sancisce un avvicinamento verso uno stile meno duro e più ambientale rispetto a quanto di norma la label di Mannheim ci aveva abituato in passato. "Schattenmädchen" è il terzo lavoro di Apoptose nell'arco di sette anni di attività e presenta tre brani inediti, affiancati ad altri quattro 'recuperati' da alcune compilation e mai rientrati negli album precedenti, ora ri-arrangiati e ristampati con titoli lievemente differenti. Se l'apertura affidata ad "Asche" fatica a prendere il via, un po' come tutta "Infernal Proteus" (la raffinata compilation che in origine conteneva il pezzo), lo stesso non può dirsi per la successiva e inedita "Violet Silence", traccia ancorata ad un'elettronica cosmica e astratta, come di norma avviene nei lavori di Apoptose, ma resa affascinante da una fluente malinconia data da suoni nitidi e puliti. Più torbida la successiva "Schattenmädchen", in cui i motivi astrali vengono in parte arricchiti dall'insistente presenza di una base ritmica e dalla voce declamatoria di Kenji Siratori (eclettico artista giapponese ormai onnipresente nel panorama electro e industrial). Lo spoken-word filtrato continua anche nel restante e suadente inedito "Karla", brano misterioso che crea un'atmosfera pre-natale, densa e fluttuante, a tratti paurosa. I rimanenti tre brani vedono il momento più 'goloso' in "Ba-137m", pezzo proveniente dalla rara raccolta "Statement 1961", oggetto di culto ormai fuori catalogo messo a punto dalla webzine tedesca Ironflame nel 2004. Le altre due tracce arrivano dalle compilation "Solaris Collaboration" ("2wei Sonnen") e "...In The Crystal Cage" ("Und Null Sekunden") e si fondono alla perfezione con il resto del CD, sapendo toccare momenti di ispirato rumore misti a droni e a tenui melodie. La forza di Apoptose risiede nella capacità di farci perdere in rumori e suoni sintetici ma rilassanti, immersi in una oscurità positiva e protettiva. Le tracce hanno sempre una progressione, si spostano in un ambiente cosmico che si differenzia lentamente col passare dei minuti, evitando ogni insistente circolarità; i suoni sono tutt'altro che ruvidi, e riescono a sfiorare momenti di catartica dolcezza. La confezione è di livello superiore: consta di una copertina spessa a rilievo apribile in tre pannelli e con libretto informativo. Va considerato anche il gusto per la scelta cromatica, in cui i colori della parte centrale liscia della cover spiccano sulla zona nera e ruvida più esterna. La Tesco si conferma a distanza di molti anni la casa produttrice forse più innovativa nei package, senza mai cadere nel pacchiano e mantenendo sempre uno stile elevato, in piena sintonia con il contenuto dell'opera prodotta. Consigliato agli amanti dei sound ambientali, in particolare a chi segue i prodotti di etichette come Loki Foundation o State Art, ma anche a chi si interessa più in generale di musica elettronica. I fanatici delle produzioni Tesco avranno pane per i loro denti, sia sul versante audio che su quello -mai effimero - della confezione.
Michele Viali
http://store.tesco-germany.com