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Room 104

07-02-2017

MYTRIP

"Filament"

Cover MYTRIP

(Amek/Serpent Eve Records)

Time: MC (60:00)

Rating : 7.5

Ci eravamo occupati di Mytrip in occasione del 7" del 2015 "Empty", ed oggi ritroviamo il bulgaro Angel Simitchiev - titolare unico del progetto ed attivo anche in una manciata di altri act - alle prese con "Filament", nuovo lavoro composto da sei tracce e tre remix. Realizzato in combutta fra due piccole etichette bulgare quali la Amek (che in passato aveva già curato un paio di uscite di Mytrip) e la metal-oriented Serpent Eve Records nell'edizione in cassetta limitata a 100 esemplari, "Filament" è disponibile attraverso la sola Amek anche nelle versioni in vinile (220 le copie prodotte, sulle quali però non figurano i remix) ed in download. Rispetto al 7" di cui sopra, l'audiocassetta in esame - professionalmente confezionata, oltre che molto ben prodotta a livello di resa audio - presenta soluzioni più ricche e coinvolgenti, pur rimanendo nei confini della materia drone/ambient oscura ed industriale: "All Black" apre con fattezze introduttive poggiando esclusivamente su ciclicità droniche, ma già la seguente "Fibre Mask", nei sui 9 minuti abbondanti, lascia emergere dalla coltre rumoristica una melodia ipnotica che ben si fonde all'apporto di un'azzeccata cadenza ritmica. Alle minimali meccaniche cosmiche dell'ondulatoria "Dust" segue il vortice in crescendo dell'ottima "Lustre", la cui melodia ossessiva ed avvolgente incontra anch'essa - negli oltre 10 minuti di durata - un pattern ritmico che ne esalta i tratti, chiudendo come si conviene il lato A. L'altra facciata si apre con le folate industrial/ambientali di "Adaptive", con le melodie che si fanno ancor più esili, mentre la più stridente e noisy "Soft/Outer" spinge verso risvolti ben più lugubri, pur conservando quell'apporto melodico sagacemente introdotto da Angel; chiudono l'opera i suddetti tre remix, firmati per altrettanti brani di "Filament" da nomi di comprovata qualità come Ivan Shopov (Underhill, Balkansky, Cooh etc., anche autore del mastering), Evitceles e l'eccellente solo-project ellenico Conjecture, tutti rispettivamente in grado di decostruire ed esaltare i molti spunti creativi presenti nelle versioni originali. Ciò che emerge nettamente dal lavoro in esame è la crescita qualitativa e la maggior ricchezza di soluzioni messe in atto dall'act bulgaro, che a questo punto deve necessariamente puntare ad un'uscita di più ampia diffusione per raggiungere tutti quei sinceri appassionati ed attenti esploratori delle migliori sonorità a cavallo fra drone, (dark) ambient ed industrial.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

https://mytrip.bandcamp.com/

http://amekcollective.blogspot.it/