08-04-2016
JARL
"Case 1959 - Dyatlov"
(Reverse Alignment)
Time: CD 1 (42:54); CD 2 (60:05)
Rating : 7
Meglio noto per essere uno dei componenti dei progetti IRM e Skin Area, grandi rappresentanti del versante power-electro e noise-industrial svedese, Erik Jarl ha all'attivo anche un'ampia produzione solista iniziata circa quindici anni fa e coltivata in maniera continuativa, parallelamente alle tante uscite dei suoi gruppi principali e dei suoi monicker secondari. "Case 1959 - Dyatlov" viene registrato nell'arco di un anno e mezzo e vede la luce nell'estate dello scorso anno (attualmente penultimo lavoro dell'autore), prendendo le mosse dallo scottante fatto avvenuto nel 1959 nel passo Dyatlov, punto geografico dell'ex Unione Sovietica, dove scomparirono nove escursionisti la cui morte rimane ancora un mistero forse legato a sperimentazioni missilistiche avvenute in quella zona. Erik struttura l'opera in tre tracce divise in due CD. La prima parte introduttiva prende vita da un accumulo di drones lineari uniti a rumori tecnologici e frastuoni stridenti, il tutto collocato su frequenze alte ed elaborato in un crescendo d'intensità tonale. La seconda tranche assume fattezze più oniriche e oscure, dove la base diventa pulsante creando una sorta di tempesta magnetica di derivazione dark ambient. Il pezzo conclusivo, della durata di oltre un'ora, occupa l'intero secondo disco ed è strutturato su una linea sonora monocorde dai movimenti impercettibili e continui, creata con l'accumulo di drones, nenie sottili e frammenti di rumore collocati a cadenza uniforme. Ne viene fuori un gigantesco mantra, sorta di buco nero in precipitazione costante giocato su toni alti, spesso disturbanti. Tra le fitte maglie del pezzo trapela una melodia ininterrotta, tagliata da un fiume portentoso di materia audio concretizzata in un'enorme massa. La carica enigmatica dei suoni va di pari passo con i fatti: dagli stridenti toni inziali, memori di un flusso energetico che ha spinto gli escursionisti alla follia, si passa al mood cupo di una morte avvolta dal mistero, fino a giungere ad un grande requiem conclusivo in cui convergono gli interrogativi e il dramma, espressi con uno sforzo compositivo decisamente fuori dalla norma. Non un disco di facile fruibilità, causa durate estese dei brani e struttura monolitica, ma la grande raffinatezza realizzativa vale per intero il costo di un ascolto attento. Confezione elegante in digisleeve apribile. Tiratura a 500 copie.
Michele Viali
https://soundcloud.com/jarl-sweden-europa
http://reversealignment.bandcamp.com/