31-08-2015
IRON FIST OF THE SUN
"We Can Yield Our Own Footsteps"
(Cold Spring)
Time: CD (45:07)
Rating : 7.5
Settimo album da studio per Iron Fist Of The Sun, nome ormai assurto al ruolo di unicum nell'attuale panorama post-industriale grazie al sapiente incrocio di rumorismo grezzo, atmosfere sinistre e velata asprezza emozionale. Nato con peculiarità prossime alla power-electro più distruttiva, l'act capitanato dall'inglese Lee Howard evolve con le ultime uscite in un mix di brutalizzazioni tonali dotate di un'anima nera, tesa a descrivere atmosfere particolari piuttosto che a bearsi della propria ferocia. "We Can Yield Our Own Footsteps" prosegue l'aggiornamento della lezione noise in chiave oscura, calcando la mano su frequenze basse e linee tonali che divampano nel buio più cupo: strategia compositiva che tocca la sua massima efficacia quando riesce a dar vita ad un requiem rugginoso ("Cold Wet Skin") dove serpeggiano orrori dissepolti, o dove scorre un magma ipnotico che martella la mente fino alla follia ("Born Of Snake"). Panorami asfittici prendono forma grazie a scarne ritmiche sovrapposte e rumori analogici, su cui esplodono improvvise cacofonie ("Pride") o si intromettono voci disturbanti plasmate in roventi abrasioni tonali ("The Disappearing Chair"). Le architetture monocordi creano un'attesa ossessiva che si lascia andare in talune circostanze al noise tout-court ("Insignificant") con esiti prossimi ad un Atrax Morgue vecchia maniera, sviluppate a partire da giri minimali e continui ripetuti all'infinito e graffiati da voci violentate. Una rozza cappa asfissiante, densa e pesante traccia la strada rovente di questo autore ormai divenuto abituale presso la Cold Spring. Da non perdere per chi ha un debole per l'aggressività sinistra. Disponibile sia in CD (nella solita essenziale veste tipica della label di Justin Mitchell) che in LP, quest'ultima versione limitata a 250 copie in vinile nero e 100 in vinile trasparente.
Michele Viali
https://www.facebook.com/IronFistOfTheSun