31-03-2015
Z'EV & SIMON BALESTRAZZI
"Reverbalizations"
(Boring Machines)
Time: (49:35)
Rating : 7.5
Collaborazione di lusso iniziata quando Z'EV si esibì a Cagliari nel 2007 all'interno del Signal Festival, circostanza in cui entrò in contatto con Simon Balestrazzi, da tempo residente in Sardegna. Quella registrazione live fu in seguito arricchita di ulteriori elementi catturati sia dal vivo (con l'esibizione di Z'EV a Colonia nel 2009), sia aggiunti in studio da Simon. Quest'ultimo ha poi limato e messo a punto il tutto in altre quattro sedute, provvedendo a editing e mastering. I due nomi coinvolti non necessitano di troppe presentazioni: l'americano Z'EV è un decano della sperimentazione percussiva elaborata anche con oggetti da lui stesso creati, e per certi aspetti può essere definito un anticipatore degli Einstürzende Neubauten; Balestrazzi, raffinato disegnatore di sonorità fuori dal coro, ha preso parte e/o fondato vari progetti nell'arco di oltre trent'anni, tra questi T.A.C., Kino Glaz, Kirlian Camera e il recente Candor Chasma. Il disco rende, per mezzo di un rumorismo percussivo, l'immagine e l'odore di un luogo antico e sconosciuto quale è la Cavità delle Cinque Colonne a Cagliari, dove ha preso forma il nocciolo del disco. Le sei tracce alternano passaggi caratterizzati da rimbombi rutilanti che restituiscono la profondità cavernosa delle viscere terrestri, tribalismi occulti garantiti da ritmiche grezze e unisonanti, coralità rumoristiche, pulsazioni che sembrano mimare il respiro della terra, un profondo senso sacrale dovuto alle frequenze basse dei toni, inquietanti momenti di stasi che traducono in suoni la calma primordiale, giri ipnotico-apocalittici e in generale quel senso di mistero preistorico che pervade da sempre la Sardegna. Non meraviglia che Z'EV e Simon potessero realizzare un lavoro superiore sia nel concept di partenza che nel risultato finale: ridare viva voce al passato lavorando su oggetti percossi e procedure elettroniche non è cosa da tutti e non è per tutti. Una perla indirizzata ai palati esigenti e destinata a splendere di un fascino fuori dal comune.
Michele Viali