12-02-2015
MORTUM EXABYSS
"Solarvoid"
(Exabyss Records)
Time: (49:32)
Rating : 6
Nome ungherese nato nel 1997, Mortum Exabyss inizia a firmare lavori prima tramite autoproduzioni e poi attraverso la propria label personale, che ha ormai all'attivo un ampio numero di uscite. Lo stile del progetto prende le mosse dall'ambient glaciale e vagamente mortuaria che ha percorso i decenni passati, creando le proprie strutture sonore a partire da field recordings cesellate in studio e valorizzate da una resa audio importante, in grado di dare lustro ad ogni minimo dettaglio. "Solarvoid" è sorretto da un tema ambizioso: le relazioni che intercorrono tra l'uomo alla ricerca dell'Uno e l'universo. Spunto che si traduce in una voragine galattica alla costante ricerca di emozioni, racchiuse in un cono sterminato entro cui scintillano stelle e oscurità. Gli undici brani sono frutto di stratificazioni di drones prolungati e puliti, venati da piccole linee tonali intermittenti, motivi para-melodici ed un pugno di voci campionate. Le basi vengono modulate su frequenze basse in grado di dare rotondità al suono, mentre in sovrimpressione agiscono frammenti audio alla deriva in movimento perpetuo. Circolarità compositiva e saliscendi ondulatori rappresentano la macrostruttura dell'opera, debitrice della tradizione space-ambient e spesso finalizzata ad una funzione di soundtrack, forte di una evocatività sci-fi mai troppo velata. Alcuni passaggi rimangono impressi grazie ad una spinta onirica e cupa magari non originale, ma di marcata qualità ("Septhoclimate", "Imnubilante"). Nel complesso un lavoro che gode di una certa perizia nell'assemblaggio delle parti, tecnicamente valido ma che riprende sin troppo alla lettera la lezione ambient, pagando lo scotto di una forte derivatività. La spinta visionaria c'è, un pizzico di personalità farebbe il resto. Confezione in digipak.
Michele Viali
https://www.facebook.com/mortum.exabyss
http://exabyssrecords.bandcamp.com/