16-09-2014
TREPANERINGSRITUALEN
"Perfection & Permanence"
(Cold Spring)
Time: (36:03)
Rating : 8.5
Trepaneringsritualen sigla finalmente il suo primo album di lunga durata su CD (dopo varie uscite in nastro e vinile) concepito per giungere ad un pubblico largo. Con "Perfection & Permanence" viene confermato tutto il fascino nero che ha portato il monicker svedese ad essere, in soli due anni, una delle migliori realtà della scena oscura: Thomas Martin Ekelund, titolare del progetto e già attivo con il più canonico Dead Letters Spell Out Dead Words, studia a puntino ogni dettaglio, dalla grafica alle scenografie live, dai simboli alle tematiche fino ai suoni, per creare qualcosa che rasenta la perfezione riuscendo ad evitare riferimenti troppo complicati, ma senza scadere nel prevedibile. In pratica si riesce a solleticare la negatività di un pubblico ampio passando per l'esigenza delle 'industrial people', senza disdegnare espliciti dettagli di matrice esoterica e magica. Basato su dieci brani di breve durata e di impatto immediato, il disco sfrutta a dovere i riferimenti religiosi (dal Cristianesimo alle Rune ed altre credenze pagane, fino ad una visione dualistica della figura del reietto) riadattandoli alle proprie necessità iconoclaste e distruttive. Il suono è semplice, fondato su prolungamenti dronici saturi e pulsanti e su percussioni secche che rimandano ad oscuri rituali, ma che garantiscono anche una ritmica affabile rifinita da essenziali linee di synth. La voce growl riverberata aumenta l'effetto maligno di un impianto elaborato su frequenze estremamente basse, frutto di una produzione eccellente. Interventi di chitarra elettrica modulata su tonalità infernali e una discreta dose di rumori afoni e depotenziati, utili ad echeggiare la crudeltà nascosta in un antro dimenticato, completano il quadro di un album che sa utilizzare al meglio anche gli spunti lo-fi, fondamentali per rendere ancor più tangibile l'aria paganeggiante che si respira. Gli elementi di provenienza post-industriale vengono mescolati con una vena dark-pop sinistra, i suoni grezzi con quelli puliti, i sentori gotici con frammenti di Magick per partorire un oggetto che può abbracciare la sottocultura Emo così come ammaliare i decani del black metal o di un rumorismo più o meno luciferino. Tolte le provocazioni di rito, rimane evidente l'intelligenza artistica (ma anche commerciale) dell'operazione. E "Perfection & Permanence" segna solo l'inizio di un'entità destinata a crescere. Disponibile sia in CD digipak che in LP con vinile bianco o nero.
Michele Viali
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