26-07-2014
WAPPENBUND
"A Way To The Empire Of Light"
(Old Europa Cafe)
Time: (78:35)
Rating : 9
La Old Europa Cafe ristampa in un unico CD i lavori di Wappenbund "Schlacht - The Final Chapter" e "Heimatflamme". Il primo è una riduzione e rivisitazione del debut del duo tedesco datato 1999, composto dai quattro pezzi originari dell'epoca e da due tracce realizzate successivamente nel 2003. Il titolo era già apparso in aggiunta all'album "Preußen" (2003), e quindi ristampato come disco a sé stante nel 2007. L'altra è una raccolta uscita originariamente in CDr nel 2005 ed ormai sold-out da anni. Conteneva il brano apparso nel 7" split con Kriegsfall U del 2004 e i due pezzi del celebre singolo "Zurück In Der Heimat" del 2002, oltre a ben cinque tracce inedite. Concepito nel pieno rispetto iconografico e formale degli altri lavori di Wappenbund, "A Way To The Empire Of Light" è un appuntamento imperdibile per chi non avesse ancora familiarità con questo progetto, rappresentante imprescindibile della seconda generazione di industrial marziale e interprete insuperato di uno stile che ha fatto scuola, nato unendo i rumori ruvidi della scena più dura ad una sinfonicità che ha il sapore di un requiem dannunziano. "Schlacht" rappresenta il lato più aspro della band, ancora vicina ad un rumorismo elettrizzato che si fonde con il rigore guerresco e con il riecheggiare di antichi temi d'epoca. La poetica di stampo orchestrale trapela tra le maglie di toni percorsi da una drammaticità che odora di macerie e distruzione, e che di lì a poco andrà a trasformare temi di musica classica in marmoree marce elettroniche. "Heimatflamme" continua quella virata verso melodie ariose che vide il proprio culmine nell'album "Zeitenwende" (2001). Il disco si riassume in una serie di canti funebri di stampo post-industriale dove tutto appare fermo e maestoso, in un trionfo di statuaria plasticità finalizzata a celebrare ciò che è immortale. Forse il nome che più in assoluto è riuscito a tradurre in suoni il concetto di pathos. A distanza di anni mantiene la stessa carica emozionale intrisa di eternità. Prima edizione limitata a 300 copie e chiusa, come tradizione vuole, dal classico sigillo di ceralacca con lo stemma della band.
Michele Viali
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