26-07-2014
POST SCRIPTVM
"Benommenheit"
(Tesco Organisation)
Time: (54:57)
Rating : 7.5
Quinto album da studio per questo act russo trapiantato a New York, ormai assurto a nome di primo livello di casa Tesco. Il tema di partenza, come già avvenuto per alcuni lavori precedenti, è vago. Il titolo indica una particolare condizione psicofisica, traducibile più o meno con "vertigini". All'interno della custodia campeggia una frase tratta dal "Golem" di Meyrink dove si fa riferimento al sonno in cui cade l'uomo una volta sveglio, vittima dei propri sensi che inducono ad un torpore ben più profondo. Allusioni in bilico, argomenti indefiniti e mai netti aprono le porte ad un disco che si pone a metà strada tra architetture dark ambient ed arazzi post-industriali tendenti a sfociare nella soundtrack. Nove atmosfere nebulose illustrano situazioni tra sogno e realtà, in cui sembrano prendere il sopravvento elementi liquidi e ondulatori misti ad una dosata carica di oscurità. La ripetizione diventa un elemento onirico, mezzo di introduzione verso un mondo sfumato in cui nulla corrisponde a ciò che sembra. Gli elementi percussivi e le voci sature e iperfiltrate contribuiscono ad erigere una cappa pesante entro cui i toni si muovono farraginosi e lenti, quasi rimanessero intrappolati in un limbo soporifero. Le fugaci melodie richiamano alla mente immagini filmiche avvolte nella foschia e popolate da presenze diafane o spettrali. Il passaggio da sonno a realtà diventa metafora della nascita e dell'allontanamento dal grembo materno, luogo di protezione dove i sensi hanno poca ragion d'essere (esemplare in questo caso è la traccia "Horrorbirth"). Album concettualmente raffinato, meno strutturato rispetto al precedente "Grey Eminence", fatto di partiture piane basate su tonalità che si rincorrono al fine di creare un'emozione costante ed uniforme. Non tradiscono le aspettative la confezione in digipak a sei pannelli, l'artwork ad effetto e - soprattutto - un audio avvolgente curato da Andreas Wahnmann, esperto in tonalità ambient-industriali. Un vertiginoso viaggio ipnotico teso a esplorare i lati oscuri della mente umana.
Michele Viali