31-05-2014
MACHINEFABRIEK
"Dubbeltjes"
(Zoharum)
Time: (48:03)
Rating : 7
Rutger Zuydervelt, mente unica del prolifico progetto olandese Machinefabriek, recupera alcuni brani rari della sua discografia relativi al periodo compreso tra il 2008 e il 2013, ed è con essi che prende corpo la compilation "Dubbeltjes", variegato mosaico che consegna ad un pubblico largo alcune tracce di notevole arguzia compositiva, per lo più pubblicate in formati particolari e in tirature limitate, finite rapidamente sold-out e ormai preda del mercato collezionistico. Le modalità di assemblaggio, nonché gli stessi suoni, variano sensibilmente da un brano all'altro, mantenendo però vivo il filo conduttore della sperimentazione ambientale, elettronica e moderna tipica di questo versatile autore. Ad aprire è il duetto "Huiswerk 1 e 2", un chill-out morbido basato su una strumentazione campionata; il corpo del CD è affidato al terzetto "Ontrafelde Tonen 1, 2 e 3": registrazione di rumori effettuata nel centro di Harlem (Olanda), poi rielaborata in chiave soffice e accattivante. Le parti che spiccano maggiormente riguardano partecipazioni con musicisti di area jazz: l'accoppiata "Hilary" e "Jeffery", messa a punto con la trombettista Hilary Jeffery, e l'ancor più stimolante doublet coveristica "My Funny Valentine" e "Oh Doctor Jesus", in collaborazione con il clarinettista Gareth Davis. È da questi passaggi che emergono i lati inattesi di Machinefabriek, votati alla creazione di un sound misto in cui l'elettronica si immerge nel calore di partiture strumentali jazzate. Le tracce conclusive mantengono quella calma evocativa propria di tutto il disco, marchio indelebile di chi riesce a suggerire situazioni ed emozioni con stile ed un pizzico di semplicità. Eleganti anche il packaging e l'artwork, quest'ultimo teso ad immortalare il passato. Non una delle release principali di Zuydervelt (sebbene sia difficile individuarne una), ma sicuramente un recupero utile a chi cerca merce raffinata e di buon livello.
Michele Viali