Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

09-04-2014

VACÍO PERFECTO

"L'Altro"

Cover VACÍO PERFECTO

(Marbre Negre)

Time: (50:37)

Rating : 6

Attivo ormai da alcuni anni, l'act di Esteban Alcalde approda alla label catalana Marbre Negre, dopo varie produzioni interessanti che hanno visto anche l'intervento di gente come M.W. Löhr (in arte N.Strahl.N) e della sua etichetta Licht Und Stahl. "Vacío Perfecto" (in italiano "il vuoto perfetto") si inserisce all'interno della operosa scena post-industriale iberica, ancora poco notata a livello estero ma che può contare su una produzione ampia, titoli interessanti ed un buon numero di piccole label che si stanno dando un gran da fare. Il disco in questione, diviso in 11 brani, si attesta sulle coordinate di un ambient-noise duro, costruito con macchinari analogici che rimandano anche alla prima scuola industriale degli anni '80. Libero da troppe sovrapposizioni tonali, lo stile di Esteban mira ad intrecciare poche linee sonore spesso rozze e polverose, battute da echi percussivi o rumori di sottofondo che evocano ferraglia e ammassi rugginosi. Qualche incursione vocale ultrafiltrata, alcune basi di synth che riescono a dare all'impianto sfumature da soundtrack ed una manciata di inaspettati beat ritmici costituiscono le varianti più frequenti di un disco che mira sempre a creare un'atmosfera tetra e distruttiva. I punti di riferimento sembrano essere sia i più datati Whitehouse, anche per una certa spericolatezza compositiva, che alcuni nomi più recenti capaci di unire il rumore puro ad ambientazioni evocative. La resa audio è decisamente rozza, con i brani tagliati di netto quasi fossero tranci alimentari. Compensa una confezione dignitosa in digipak. Nel complesso la memoria va alle improvvisate tapes che circolavano negli anni '80, veicolo di una industrial-culture spesso rude e destinata a pochi adepti. Le 75 copie pubblicate ne confermano l'attenzione di un pubblico di nicchia in grado di carpire le qualità di un progetto acerbo dal punto di vista tecnico, ma caratterizzato da una grande passione.

Michele Viali

 

http://www.vacioperfecto.net/

http://www.marbrenegre.com/