22-10-2013
SABLED SUN
"2146"
(Cryo Chamber)
Time: (53:05)
Rating : 7
Interessante nuovo progetto per lo svedese Simon Heath, il creatore dell'ormai storico act Atrium Carceri nato con la seconda nidiata dark ambient della Cold Meat Industry. Sabled Sun ha solo due anni di vita ma all'attivo già perecchie produzioni: ne conta infatti ben cinque, tutte disponibili in formato download a 24 bit presso il sito della Cryo Chamber, e due di esse ("2145" ed il qui presente "2146", inizialmente uscito a dicembre 2012 nel formato digitale) stampate anche in CD. Il concept che muove Sabled Sun è ambientato nel futuro e vede un anonimo individuo risvegliarsi dall'ibernazione in un mondo post-apocalittico, in cui rimangono vivi solo i rottami e le macerie di una città immersa in una nebbia caliginosa. In pratica il plot di un film più o meno fantascientifico, piegato ad esigenze musicali. Simon non lascia spazio alla fantasia commentando coi suoni una situazione ben definita, lo stile è teso a dare corpo ad immagini precise e sempre funzionale all'accompagnamento dell'azione. Si va da un'atmosfera di dubbio e mistero, tipica di chi si trova dinnanzi ad una realtà completamente nuova, per passare a delle vere e proprie cappe asfissianti fatte di oscurità, fuligine, agenti atmosferici malati e sfocate luci artificiali. Sotto un cielo tetro si staglia il panorama del "Day After": palazzi in rovina, cumuli di rottami e lamiere contorte, un orizzonte lugubre che da un lato rimanda a scenari fantastici più volte visionati in film hollywoodiani, ma dall'altra ci pone dinnanzi all'atroce dilemma di una possibile realtà futura, di un mondo fantasma in cui rimangono solo le tracce (tutte negative) del passaggio dell'umanità. Simon dà corpo all'opera con una sapiente miscela di rumori evocativi, voci in lontanza, tappeti sintetici e calma apocalittica. Perla aggiuntiva sono i temi cibernetici che vanno a mimare i funzionamenti di macchinari elettronici ormai alla deriva, relitti 'parlanti' creati dall'uomo per un'umanità sull'orlo dell'estinzione. Vaghe melodie prendono piede per poi scomparire sotto la coltre nebulosa, fino a chiudere l'album con un triste tema di piano che lascia in sospeso la narrazione sonora. Rispetto ad Atrium Carceri si ha una maggiore aderenza al modello soundtrack, sebbene personalizzato con uno stile univoco in cui è ben riconoscibile il marchio d'autore. Ottimo anche l'artwork, che introduce in modo peculiare i temi trattati. Il recupero dei lavori precedenti può fornire il quadro completo di un serial sviluppato esclusivamente a livello uditivo.
Michele Viali
https://www.facebook.com/pages/Sabled-Sun/289160871170298?fref=ts
http://cryochamber.bandcamp.com/