15-10-2013
HATI
"Zero Coma Zero + Recycled Magick Emissions"
(Zoharum)
Time: (73:34)
Rating : 8
La Zoharum recupera due vecchi lavori del duo polacco Hati, formato circa dieci anni fa da Rafal Iwanski e Rafal Kolacki ed ormai affermatosi ad alti livelli grazie ad un sound trasversale che ha saputo attraversare in modo intelligente le barriere del post-industrial, della musica etnica e della sperimetazione tout-court, facendo leva soprattutto sulle percussioni. Questo CD, rimasterizzato e limitato a 350 esemplari, include l'album "Zero Coma Zero", loro secondo lavoro stampato in origine nel 2005 in CDr, ed il mini "Recycled Magick Emissions" risalente al 2006. Entrambi i titoli erano finiti fuori catalogo da parecchio, causa anche le tirature esigue, e testimoniano la prima attività artistica di Hati in tutta la sua prorompente originalità. Il centro focale dell'opera sono le ritmiche, diverse per ognuna delle nove tracce di "Zero Coma Zero", e sempre tendenti ad evocare atmosfere ritualistiche, mantriche, orientaleggianti o tribali, generate dagli oggetti e dai rumori più disparati. Spesso si scivola verso una semi-improvvisazione che regge costantemente la circolarità, creando una sorta di estro creativo ordinato. Si tratta di una musica povera e asciutta, a tratti quasi preistorica nelle sue atmosfere primordiali, fatto che la rende estremamente genuina e audace. Con il breve "Recycled Magick Emissions", costituito da tre pezzi basati su gong, piatti e barili percossi, abbandoniamo l'essenzialità sonora in favore di una pienezza percussiva compatta che sfiora a tratti la drone music e che mantiene la medesima forza magico-ritualistica di "Zero Coma Zero", pur interpretandola in modo diverso. Impressionante come a distanza di anni entrambi i lavori suonino ancora attuali, se non addirittura futuristici nel loro concept di base e nella capacità di tirar fuori da semplici percussioni immagini e sentori ancestrali. Rispetto agli album più recenti si può avvertire anche una maggiore purezza audio, che ci risparmia accumuli sonori eccessivi e, talvolta, anche dispersivi. Nomi come Z'EV, Zero Kama o anche i più recenti Terroritmo sono termini di paragone comunque limitanti per questo duo, che ha saputo estrapolare dalla ritmica quello che tanti cercano di riprodurre con vari strumenti e mezzi elettronici. Sicuramente un progetto ad oggi ancora sottovalutato, considerando quanto è riuscito ad esprimere finora. Questa ristampa ci dà l'ennesima la possibilità di scoprirne tutta la grandezza. Da non perdere.
Michele Viali