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Room 104

22-09-2013

ATRIUM CARCERI

"Void"

Cover ATRIUM CARCERI

(Cryo Chamber)

Time: (69:37)

Rating : 8

Il 2012 è stato senza dubbio l'anno più prolifico per l'act dello svedese Simon Heath, presente sul mercato con lo split "Sacrosanct", messo a punto insieme agli spagnoli Eldar, e con ben due album: il crepuscolare "Reliquae", uscito per la storica Cold Meat Industry e segnato da una standardizzazione dei suoni in chiave dark ambient, e questo "Void", licenziato dall'etichetta personale dell'autore in versione download digitale ed edito soltanto lo scorso maggio in formato CD, accompagnato da un bel digisleeve apribile. Se "Reliquae" segnava la fine di un periodo arenandosi da un lato su loop stanchi e costruzioni abusate, e dall'altro terminando un decennio di produzioni alla corte del mentore Karmanik, il successivo lavoro va a inaugurare una stagione nuova: l'orrore e le ambientazioni asfittiche lasciano il posto a panorami sterminati che, con un velo di malinconia, descrivono uno scorrimento perpetuo, mentre i rumori ad effetto vengono usati solo per rifinire e non più per dare sostanza ai brani; per contro si fanno largo mesti temi melodici di piano e synth, nitide pulsazioni percussive e drones di sottofondo che illustrano storie immaginarie ai confini del mondo. "Void" è una magnifica colonna sonora che vi lascerà stupefatti, dodici notturni in chiave elettronica sorretti da una qualità audio finora sconosciuta allo stesso act svedese e di esempio per tanti nomi che si avvicinano all'ambient post-industriale con un' eccessiva superficialità tecnica. Strade senza fine, nubi in eterno movimento, l'ineffabile scorrere della vita appaiono essere le direttive tematiche di un disco giocato sia sull'esperienza dell'autore che su una visionarietà mai toccata prima, ma anche su costruzioni geometriche impeccabili, fatte di sonorità tridimensionali e penetranti, utili a narrare storie pregne di mistero e nostalgia. Insomma Atrium Carceri raggiunge nuove frontiere, si lascia alle spalle le etichette di un tempo ed è finalmente artefice di un sound più personale, debitore soprattutto della propria genialità e perizia tecnica. Una progressione notevole e inaspettata.

Michele Viali

 

http://www.atriumcarceri.com/

http://cryochamber.bandcamp.com/