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Room 104

07-02-2013

DAY BEFORE US/NIMH

"Under Mournful Horizons"

Cover DAY BEFORE US/NIMH

(Rage In Eden)

Time: (45:53)

Rating : 7

Album realizzato a quattro mani da Giuseppe Verticchio, valido autore di drone-ambient malinconica e isolazionista firmata sotto le spoglie dello pseudonimo Nimh, e Day Before Us, giovane progetto neoclassico capitanato dal francese Philippe Blache. In "Under Mournful Horizons" viene unita l'anima elettronica a quella strumentale attraverso il filo conduttore di panorami e melodie malinconiche. L'artwork che adorna il bel digipak ci rimanda ad una dark ambient classica fatta di cattedrali, statue, immagini mortuarie e solitarie, ma di fatto il contenuto del disco è solo in parte debitore del suddetto genere, riuscendo a spaziare tra tonalità post-industriali e temi strumentali non campionati, il cui minimalismo ricorda a volte la vecchia scuola americana degli anni '70, in primis Philip Glass. Delle cinque tracce che compongono l'album solo la title-track si spinge verso un rumorismo più netto, sebbene sempre segnato da una latente melodia nascosta tra i tanti strati dronici. Gli altri pezzi mantengono invece nitidi giri di tastiera, ad iniziare da "An Uncertain Dawn", un'uggiosa e nebbiosa litania dal sapore filmico e sintetico che nutre in sé una disperazione raggelante. Con "Surrounded By A Moonless Night" emerge un pianoforte che, come accennato, insiste su giri minimali dal forte sapore evocativo, rotto e variato da field recordings aggrovigliate che spuntano a più riprese dal sottofondo. Medesimo schema anche per la seguente "In The Court Of A Sorrowful Season", in cui organo e piano contribuiscono a creare un'atmosfera mortuaria fondata su tre linee melodiche che si avvicendano. I rintocchi metallici di una tastiera aprono il finale dell'opera, immerso una gelida e fitta nebbia evocata per mezzo di rumori sfocati ed echi vocali. "Under Mournful Horizons" è un lavoro di spiccata sensibilità, una colonna sonora per anime ripiegate su sé stesse, riflessivo e a tratti fortemente depressivo. Forse l'oscurità musicale va ormai ricercata proprio in album di questo tipo.

Michele Viali

 

http://daybeforeus.tumblr.com/

http://rageineden.org/