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Room 104

20-09-2012

RAPOON

"Time-Loop Anomalies"

Cover RAPOON

(Zoharum)

Time: (68:05)

Rating : 7.5

"Time-Loop Anomalies" è una delle quattro uscite che Rapoon (al secolo Robin Storey, ex-membro fondatore di Zoviet France) ci propone per l'anno corrente, la seconda tra quelle edite dalla polacca Zoharum dopo il CD "Disappeared Redux". Si tratta di 11 tracce originariamente concepite in passato, nate da spunti sviluppati a suo tempo in modo diverso da prove e tentativi di varia natura, ora ripresi e dotati di nuova linfa vitale. Tali presupposti fanno di questo CD un lavoro eterogeneo in cui vengono mescolati pezzi tra loro anche parecchio diversi e non sempre così vicini al classico stile di Storey, di norma incentrato sulla ripetizione ciclica e mantrica di materiale campionato. L'avvio, affidato a "Sputnik Remix", è dei migliori: un pezzo languido e crepuscolare, dotato di una base rumoristico-ambientale e di un tema melodico che ricorda le note di una tromba, mentre in sottofondo agisce una sessione ritmica nebbiosa e jazzata fatta di piatti e basso: le sensazioni sono vitali e calde, divise tra fumi industriali e tramonti metropolitani. Un altro passaggio di sicuro effetto è la doppia traccia "Hybrid Identities 1 & 2", una sorta di ricerca tra frequenze radiofoniche diverse, con in sottofondo il rumoreggiare di vecchi altoparlanti che fa da sfondo a campionamenti vari, orchestrazioni d'antan e litanie vocali, prima di imboccare le fattezze uniformi di un tema circolare. Nel complesso si hanno strutture sonore minimali che lasciano spazio a tonalità singole, evitando accumuli chiassosi e drones troppo ingombranti; tutto è molto nitido e chiaro, sebbene sviluppato con le classiche modalità del settore industrial, tra field recordings e manipolazioni di materiale pre-registrato. Nella carrellata di ottime tracce è d'uopo ricordare l'unione di organo, sciabordii marini e canti di gabbiani in "(Memories) Of Holidays At The Sea", un brano magico e sognante, quasi anomalo per l'ambito underground; altrettanto efficace ed assurdo è l'accoppiamento di ritmiche IDM tribaleggianti con le note di un tenore nel mix alternativo di "Of Course There Are Aliens", pezzo visionario, spiazzante nei suoi accostamenti ma dotato di rara originalità. Altri passaggi spingono ancor di più sul pedale del minimalismo etnico: ne è esempio "Earthbound And Emotional", incentrata unicamente sulle note di uno xilofono con esiti mantrici e orientaleggianti, o le isolate folate sonore che si spengono nel vuoto in "Synchronic (Out Of)", quasi fossimo dinnanzi ad un macchinario che si accende roboante per morire al primo sussulto, lasciando dietro di sé il silenzio e il buio. Una delle tracce che staccano in modo netto dal resto del disco è la versione "Live Remix" di "Pig Drum Ritual", sorta di rifacimento dub dai connotati magico-orientali costruito su giri percussivi raddoppiati e lontani echi di strumenti etnici. Più in generale l'esotismo e le reminiscenze di culture lontane fanno capolino in vari pezzi, spesso invischiati tra le maglie di sonorità elettroniche come in "Carmen 2 Remix Hybrid" o tra orchestrazioni campionate, garantendo quel melange unico che ha contribuito a rendere famosa la musica di Storey. "Time-Loop Anomalies" è uno di quei dischi capaci di segnare il confine tra i tanti mestieranti del post-industrial e quei pochi autori che hanno idee e sanno dar loro forma utilizzando mezzi moderni. Rapoon conferma ancora una volta tutta la sua grandezza, anche riesumando materiale d'archivio: chi ne segue le gesta avrà per le mani l'ennesimo gioiellino, sicuramente più variegato rispetto ad altri titoli. Chi ancora non conosce l'opera di Robin, ha l'occasione giusta per avvicinarvisi e colmare una grave lacuna. Sul piano qualitativo una tra le migliori produzioni della Zoharum.

Michele Viali

 

http://www.the-edge.ws/pretentious/rapoon/Rapoon/home.html

http://zoharum.com/