13-08-2012
LEGIONARII
"Europa Rex"
(Rage In Eden)
Time: (43:06)
Rating : 8
Avendone avuta la possibilità, abbiamo preferito introdurvi all'arte marzial/sinfonica di Legionarii partendo dall'EP "Age Of Taurus", in realtà uscito un mese dopo l'album di debutto qui in esame, che ovviamente rappresenta il vero 'piatto forte'. Dopo l'EP in download gratuito "The New Era" dello scorso anno (i cui tre pezzi, rivisti in fase di mastering, figurano su "Europa Rex"), la carriera di questo misterioso newcomer entra dunque nel vivo, e non è un caso che a supportare gli sforzi di Legionarii sia una label come la Rage In Eden, importante 'faro' del settore marziale. Significative le note presenti nello spartano cartonato apribile (marchio di fabbrica di casa Rage In Eden): "Legionarii intende far rivivere l'Europa e riportare indietro la sua gloria. Guidato dallo spirito dei nostri antenati caduti, Legionarii prova a riportare indietro l'atmosfera di unità, e specialmente l'atmosfera della guerra. Legionarii si erge a distruzione del mondo moderno e per il ripristino degli antichi valori che un tempo portarono l'Europa al suo splendente bagliore. Figli dell'Europa, unitevi! Marciamo verso la fine di questo mondo moderno di false libertà!". Un monito contro il vuoto odierno che non mancherà di sollevare le solite critiche dei soliti estremisti del 'pensiero unico', ma siamo certi che il personale coinvolto in Legionarii non se ne curerà, portando avanti il proprio interessante discorso sonoro e tematico. Discorso che non poteva non rifarsi alle sonorità marziali, interpretate però con un taglio nettamente più atmosferico, descrittivo ed inevitabilmente cinematografico: questa la peculiarità di un act che, pur senza stravolgere suoni ed idee che sono le fondamenta del genere proposto, cerca una propria strada al riparo dalla stagnazione che in molti già intravedono per esso. Il suono, decisamente adeguato ai contenuti, si presenta minaccioso e cupo, severo nelle sue sontuose porzioni sinfoniche e capace di crescendo possenti ("The New Era", la serpeggiante title-track), così come di ambientazioni plumbee dal pesante taglio atmosferico ("Iron Will" ed una "Power In Our Hands" da apocalisse imminente), o pronto a farsi trionfale fra i pomposi fiati ed i samples del Duce in "Total Propaganda". Ancora Mussolini (ma nel disco non mancano campionamenti dal fronte tedesco...) riecheggia nello splendido atto conclusivo "Blood Dawn", fra bordate percussive tonanti e passaggi celestiali, ma il vero picco dell'opera è senza dubbio "Stahlpakt / Black Sun March", i cui rulli devastanti e la magniloquenza dei cori remano a favore di una potenza evocativa di rara intensità. A cavallo fra la magniloquenza dell'Impero Romano ed i risvolti della Seconda Guerra Mondiale, Legionarii si impone seduta stante fra i nomi più interessanti delle nuove leve della scena sinfonico-marziale, grazie ad una forza descrittiva che permette di evocare interi scenari con rara forza ed efficacia, e che fa di "Europa Rex" (debutto ammirevole anche per la sua saggia snellezza) la degna colonna sonora di uno spirito, di un pathos guerresco e di volontà che appartengono ad un passato imprescindibile. Un primo segnale che non passerà inosservato.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://legionariieurope.wordpress.com/