14-07-2011
LUNAR ABYSS DEUS ORGANUM + HATTIFNATTER & NEZNAMO & KSHATRIY & VRESNIT
"Sonastroika"
(Vetvei)
Time: (49:29)
Rating : 7.5
Scoprire la misteriosa etichetta russa Vetvei e le sue interessanti produzioni, sempre confezionate in edizioni dalla splendida veste grafica, limitate e numerate a mano, è stata una delle esperienze sonore più stimolanti nell'anno in corso. La label gestita da Sergey Ilchuk, mastermind dell'ottimo progetto Vresnit, sta radunando il meglio del semisconosciuto - ma qualitativamente importante - sottobosco industrial/ambient russo, e non è certo un azzardo asserire che siamo di fronte ad un catalogo davvero impeccabile e già piuttosto corposo, sapientemente edificato nel giro di soli due anni. Tanta qualità e spessore concettuale, come è riscontrabile anche in questa particolare release, registrata dal vivo il 4 novembre negli Experimental Sound Gallery di San Pietroburgo e diffusa in sole 181 unità nel formato CDr (estremamente professionale, come sempre). L'act più longevo e discograficamente attivo fra i cinque nomi coinvolti in questa operazione è senza dubbio Lunar Abyss Deus Organum (già noto in passato anche come Lunar Abyss o Lunar Abyss Quartet), ma gli altri progetti, le cui prime uscite risalgono a non più di 2-4 anni fa, risultano comunque tutti molto prolifici, peculiarità che accomuna i membri di questa sorta di 'comunità artistica' nata in seno all'ex-Unione Sovietica. Assistiti dal Vj Yury Elika, i cinque act non si sono esibiti a turno in quella sera di novembre, ma hanno invece collaborato attivamente ed all'unisono alla creazione dei sei estratti (senza titolo) racchiusi nel dischetto. Altra qualità che accomuna i progetti di casa Vetvei è il nitido e suggestivo suono che questi artisti riescono ad ottenere, e non fa eccezione la performance in esame, dove ogni dettaglio emerge nella maniera più consona. Il lotto di nomi coinvolti si rivela abilissimo nell'arricchire con intelligenza ed intensità le desolanti e minacciose trame riverberate in chiave industrial/ambient, giocando con la tensione ed incastrando al meglio samples e strumenti, con punte di severità ed inquietudine rimarchevoli; il culmine viene raggiunto col quinto estratto, che nei suoi oltre 16 minuti presenta una ricchezza di idee e suoni la cui mirabile canalizzazione è diretta testimonianza della piena riuscita degli intenti collaborativi fondanti. Un'altra uscita - e pezzo da collezione - che ha tutte le carte in regola per ingolosire i più selettivi cultori della materia dark ambient e industrial, ulteriore conferma di come la Vetvei sia degna della massima attenzione.
Roberto Alessandro Filippozzi