Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

06-07-2011

DRAUGURINN

"Myrkraverk"

Cover DRAUGURINN

(Le Crépuscule Du Soir)

Time: (57:31)

Rating : 6

Avevamo parlato dell'esordio di questo solo-project svedese al femminile nel primo aggiornamento di questo 2011, per un disco uscito solo pochi mesi prima grazie alle attenzioni della promettente Le Crépuscule Du Soir, etichetta in bilico fra sonorità dark ambient/drone/ritual e le derive black metal più atmosferiche e meno 'ortodosse'. "Daudadá" si è rivelato un debut eccessivamente acerbo ed oltremodo debitore nei confronti dell'immaginario sonoro/visuale del black metal, palesando una scarsa preparazione tecnica che l'evidente mancanza del giusto feeling non è riuscita a celare, o per lo meno a far passare in secondo piano. Sarebbe servito del tempo affinché la musicista scandinava potesse tornare con un più congruo bagaglio tecnico ed adeguate capacità realizzative, ma questo evidentemente non rientrava nei piani della Nostra, che rilascia il follow-up ad una manciata di mesi di distanza. Fortunatamente qualche timido passo in avanti s'intravede, sia a livello di scelte sonore che di arrangiamenti, specialmente a partire dalla terza traccia "Andsetin", dove l'ossessività rituale di tamburi e rintocchi sa far salire la tensione, fra apprezzabili passaggi spettrali e minacciosi. Bene anche "Þurizas", le cui vibrazioni tetre si stagliano tra suoni stridenti, lugubri cori, violenti squarci vocali black sullo sfondo e ritmiche ipnotiche, con un finale in crescendo enfatico. Per contro, se gli altri episodi vedono reiterarsi una formula meglio sviluppata ma ancora eccessivamente povera di varianti e sfumature, "Nornaskapur" sottolinea certe prominenti sbavature e l'imperizia tecnica che ancora mina le fondamenta del progetto, evidentemente ancora troppo 'grezzo' per aspirare ad un posto di rilievo nel panorama ambient/rituale. Qualche lieve miglioramento c'è stato, e in tal senso la sufficienza - di manica larga - vuol essere un incoraggiamento, ma restiamo dell'idea che alla musicista svedese servano molti più ascolti mirati ("se devi copiare, copia dai migliori" recitava la battuta di un film del grande Woody Allen), tanta sana esperienza sul campo, l'apprendimento delle tecniche di registrazione (un processo sin qui troppo aderente a certe 'scuole di pensiero' di stampo black metal) e la doverosa formazione di una mentalità più aperta alle suggestioni, anziché ligia a rispettare quegli abusati luoghi comuni che sono propri di un background limitato. In tal senso occorrerà prendersi molto più tempo del previsto, essendo il prossimo disco la fatidica terza prova, ossia quella che deve corrispondere ad un nuovo livello di maturità: staremo a vedere... Limitato a 500 copie.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.myspace.com/draugurinn

http://lecrepusculedusoir.yolasite.com/