28-05-2011
PINK VENOM
"Waste Of The World"
(Dark Meadow Recordings)
Time: (50:00)
Rating : 5.5
Pink Venom è l'act solista di Ed Plenderleith, titolare dell'etichetta Dark Meadow Recordings e membro fondatore della band Syrinx, di cui abbiamo avuto modo di parlare qualche tempo fa. Il progetto ha iniziato a pubblicare materiale dallo scorso anno, e questo "Waste Of The World" è ad oggi l'unico album realizzato tra vari dischi split. I sei brani dell'opera sono accomunati da un'ossessiva ripetitività che prende forma da dense basi droniche, variate a seconda delle occorrenze. Si hanno infatti passaggi che vengono arricchiti da una vena malinconica, generata da echi di chitarra elettrica che si odono in lontananza ("Hostage"), da solitari arpeggi in stile shoegaze ("Fallen", pezzo che rimanda non poco alla band madre Syrinx), o ancora da lievi motivi di piano intrecciati a temi sintetici non troppo chiassosi ("For Those Who Wait"). In altre tracce si punta invece sui muri sonici: particolarmente possente quello dell'apripista "Foetus", dilatata in senso monocorde per circa dieci minuti; più poetico e lento - ma parimenti insistente - appare invece il drone di "Again". Un occhio di riguardo per le soluzioni ritmiche emerge in "End Of Days", forse il momento più industriale del disco, strutturato su ipnotici rumori circolari. Immerso nella sua costante - e non sempre comunicativa - ripetitività, "Waste Of The World" appare come un lavoro di passaggio, a volte quasi un banco di prova per suoni che devono ancora trovare uno sviluppo compiuto o un posto all'interno di un brano. Non viene aggiunto molto al concetto di drone-music, ma chi segue il genere potrà togliersi la curiosità con una spesa estremamente ridotta. Edizione semplice ed economica in slipcase con insertino orfano d'informazioni, per una tiratura complessiva di soli 80 esemplari... forse troppo pochi, anche per un progetto di nicchia alle prime armi.
Michele Viali
http://www.myspace.com/pinkvenom1
http://www.darkmeadowrecordings.com/