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Room 104
07-05-2011
TÁBOR RADOSTI
"Agartta"
(Aliens Production)
Time: (52:28)
Rating : 8
L'etichetta slovacca Aliens Production sta diventando, con il passare del tempo, una entità sempre più importante nel panorama ambient, dark ambient e industrial europeo. Le ultime uscite ne sono la prova, e questo "Agartta" dei Tábor Radosti ne è ulteriore conferma. Nato nel 1995, il progetto della Repubblica Ceca ha esordito solo nel 2001 con un CDr autoprodotto dal titolo omonimo. Due anni dopo usciva l'altro CDr "Hávamál", mentre per il primo CD edito su etichetta si è dovuto aspettare il 2006, con l'uscita di "Lamat" su Epidemie Records. A distanza di cinque anni arriva il nuovo album, che conferma tutte le buone impressioni avute con i precedenti lavori, dimostrando una maggiore maturità e perizia nell'uso della materia sonora. Le tematiche cosmiche già uscite in "Lamat" vengono ancora approfondite e arricchite, e pare quasi che il progetto stia seguendo un cammino la cui destinazione è ignota, ma che sta iniziando a dare le prime soddisfazioni. Sono molte le anime di questo disco: se la dark ambient comanda il gioco, ritmi ancestrali creano sensazioni da viaggio cosmico, mentre voci eteree suggeriscono paesaggi indefiniti e misteriosi. Per ottenere questi effetti, Tábor Radosti utilizza campionamenti orchestrali e sinfonici, loop ipnotici e arrangiamenti elettronici di squisita fattura. Ogni brano dell'album risulta interessante e complesso: segnaliamo, per la sua particolarità, "Tenze", che grazie alla voce eterea di Ann-Mari Thim, già con gli Arcana, diventa un ibrido ambient gotico immerso nel maelstrom dei suoni industriali. Ma è degna di menzione anche "Integrita", con le note di sassofono soffiate fra gli arrangiamenti elettronici. Sono interessanti anche le collaborazioni per i quattro remix, con diversi artisti, fra cui spiccano i grandi Ah Cama-Sotz. E poi la confezione in cui esce il CD, ovvero un box formato DVD in metallo, lo rende un piccolo oggetto di culto, lontano dalle copertine e dai formati idioti (ma cari!!!) a cui il mainstream ci ha abituati. Lavoro ottimo, che porta Tábor Radosti ad un livello più levato nella scala gerarchica della dark ambient.
Ferruccio Filippi