23-04-2011
DAWN & DUSK ENTWINED
"Recollection 1994-1999"
(Twilight Records)
Time: (67:36)
Rating : 7.5
Il francese David Sabre, col suo longevo e blasonato progetto Dawn & Dusk Entwined, torna a collaborare con l'argentina Twilight Records dopo la ristampa dello scorso anno per "Vanitas Vanitatum", lavoro pubblicato nel 2007 in sole 99 copie nel formato CDr dalla Aube Et Crépuscule (etichetta dedicata unicamente alle produzioni più particolari e/o limitate nella diffusione per l'act transalpino, ovviamente facente capo allo stesso David). Evidentemente la Twilight, solitamente ben propensa alle operazioni di ristampa, è molto interessata al recupero del materiale di Dawn & Dusk Entwined, e la nuova occasione per collaborare con l'artista d'oltralpe è questa raccolta di vecchi brani, databili tra il '94 ed il '99 a livello di scrittura. Nello specifico, si tratta di una raccolta dei momenti migliori (qui rigorosamente rimasterizzati) apparsi sui primi due album: "A Leftover Of Gaia" del '99 e "Forever War" del 2000, pubblicati dalla storica ed ormai scomparsa etichetta inglese World Serpent, sin qui mai ristampati da alcun soggetto discografico. Le prime sette tracce provengono da "A Leftover Of Gaia", lavoro incentrato sul lato pagano della cultura europea: pur fra limiti tecnici ed ancora privo delle capacità di arrangiatore evidenziate in tempi più recenti, con questo primo CD ufficiale David seppe gettare le basi per un suono che, negli anni a venire, avrebbe saputo coniugare magistralmente la belligeranza marziale con un'intelaiatura neoclassica capace di sprigionare enorme pathos, fra spoken words, campionamenti ad hoc e percussioni minacciose. Momenti come lo struggente requiem "Eternal" o la penetrante "Then, A New Era" (la cui stilosa fierezza echeggia finanche certa darkwave) non si dimenticano facilmente, così come un esordio ufficiale che, non certo per caso o per qualche scherzo del destino, destò l'attenzione della World Serpent. Dal seguente "Forever War" vengono riprese quattro tracce: i toni dell'album, incentrato sulla guerra e sull'influenza/ingerenza statunitense in Europa dopo il secondo conflitto mondiale, sono inevitabilmente più oscuri e plumbei, spesso prossimi a certa dark ambient, come nell'incipit della lunga "In The Distance", gioiello di grande intensità e pathos che sfocia in una pregiata melodia ancestrale, con un finale dagli ammirevoli intrecci. Onde ricordare ai più il livello qualitativo di composizione e produzione raggiunto in seguito da David, in chiusura troviamo la versione 2006 di "Heading Towards The West", recuperata dalla compilation di casa Douche Froide "Icy Breath On Burning Flesh" e palesemente più intensa, sinfonica e arcigna rispetto all'originale del 2000 (sempre da "Forever War"). Release imperdibile per seguaci e completisti di quest'ottimo solo-project francese, ed ovviamente consigliatissima per coloro i quali dovessero ancora scoprire i primi passi della creatura di David Sabre.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://dawnduskentwined.blog.com/
http://www.twilight-records.com.ar/