16-04-2011
AMBIGUOUS
"Stone Cross"
(Aliens Production)
Time: (67:27)
Rating : 7.5
La Aliens Production è un'etichetta slovacca dedita fino ad ora alla produzione e realizzazione di materiale prettamente elettronico e ambient, con particolare attenzione alla scena locale. Da qualche uscita a questa parte, sembra che l'etichetta voglia ampliare il proprio orizzonte sonoro ponendo l'attenzione sul genere dark ambient di matrice Cold Meat Industry, come dimostra l'uscita di "Stone Cross" di Ambiguous. Si tratta di un progetto slovacco di dark ambient del compositore Igor Senigla, musicista fortemente influenzato dall'elettronica proveniente dai paesi scandinavi. Le reminiscenze di Desiderii Marginis (molte) e Raison D'Être (poche) affiorano lungo tutto il percorso sonoro di "Stone Cross", ma questo è un debito che chi fa dark ambient oggi deve pagare, almeno in linea generale. Tuttavia il disco presenta diversi momenti personali, che lo rendono non uniformato alla massa delle uscite odierne. Ci sono brani in cui Igor riesce ad elaborare la materia dark ambient per renderla meno monolitica ("Ashes"), ma allo stesso tempo ugualmente oppressiva e inquietante, come in "Cathedral Ruin". Mentre la title-track può essere considerata la perfetta suite dark ambient, Igor spinge il pedale della sperimentazione con le quattro parti in cui è divisa "Prelusion", l'ultima delle quali potrebbe finire senza problemi in una compilation della Cold Meat Industry. Gli sprazzi di luce sono affidati a pochi momenti, fra i quali spicca "Hopeless Life", che al di là del titolo scorre comunque malinconica ed eterea. "Stone Cross" è un tipico disco dark ambient che fa dell'elaborazione dei suoni e delle atmosfere oppressive il suo punto di forza, una versione mitteleuropea della virulenza sonica pervenuta in questi anni dalla Scandinavia. Non un capolavoro, ma un disco che si fa ben ascoltare dagli amanti delle uscite di etichette come Cold Meat Industry, Cold Spring, Malignant, Cyclic Law ecc. Inoltre va sottolineata la bellissima confezione in box metallico, in edizione limitata a 333 copie, che rende "Stone Cross" un piccolo oggetto di culto.
Ferruccio Filippi
http://www.myspace.com/ambiguousslovakia