20-03-2011
FOLKSTORM
"Archive Series 5 - The Culturicide Campaigns"
(Old Europa Cafe)
Time: (48:46)
Rating : 7
La Old Europa Cafe recupera un anomalo lavoro di Folkstorm, pubblicato dieci anni fa esclusivamente in formato mp3 e reso disponibile in download per un solo mese, durante il quale furono vendute appena 39 copie. La versione attuale in CD viene rimasterizzata, arricchita di due bonus track registrate nel 2001 ed immessa nella "Archive Series", la 'collana' di pubblicazioni tesa a recuperare le tante tracce perdute della frastornante creatura di Nordvargr. I sette brani originari di "The Culturicide Campaigns" presentano delle fattezze assai omogenee e lineari nella loro furia distruttiva: siamo dinnanzi ad una power-electro dall'andamento ritmico ben marcato, fatta di basi abrasive iper-sature e dall'incedere marziale appena variato da declamazioni distorte, che vanno ad arricchire il marasma generale. Il pezzo migliore, ed un minimo diversificato dagli altri, è il conclusivo "Kapnoiseology", dove alla base cupa vengono sovrimpresse rozze ondate sonore che suggellano dieci minuti di psicotica ossessione. Rispetto ad altri lavori, si evince una cura inferiore nell'assemblaggio generale ed una resa audio più approssimativa, ma che si sposa bene con la sporca brutalità dei suoni. D'altro canto l'aggressività appare più contenuta, nonché dosata con maggiore attenzione, peculiarità che nei primissimi pezzi (vedi "The Forgotten Tapes", edito sempre dalla Old Europa Cafe) lasciava spesso il posto a tornadi impazziti. Discorso a parte va fatto per le due coeve tracce bonus, che sembrano avere una struttura diversa e più propriamente industriale rispetto al resto del CD: in "Pestilence (Act 1 And 2)" assistiamo ad un incrocio tra voci disturbanti e ritmiche folli che progrediscono fino all'arrivo di una sorta di poderosa turbina monocorde, mentre in "Metalstorm" un magma percussivo ci rimanda ad un reparto di qualche rumorosa fabbrica metalmeccanica. Nel complesso un lavoro 'furente', appena al di sotto dei titoli di punta, ma che di certo non lascerà delusi i seguaci del totemico schiacciasassi scandinavo.
Michele Viali