Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 104

20-03-2011

BIONULOR

"Sacred Mushroom Chant"

Cover BIONULOR

(Wrotycz Records)

Time: (51:48)

Rating : 6

Il concetto di 'sound recycling' è alla base dei componimenti di Bionulor, act polacco creato dallo sperimentatore Sebastian Banaszczyk e giunto ora al suo secondo lavoro dopo l'omonimo debut-album pubblicato nel 2009. Riciclare un suono significa servirsi di una fonte audio, manipolarla ed estrapolarne un nuovo brano: è così che prende vita "Sacred Mushroom Chant", utilizzando esclusivamente la voce umana (diversa per ognuna delle cinque tracce), cesellata e rifinita come se fosse una precisa scultura ricavata da un enorme blocco di marmo, facendo a meno di strumenti o suoni aggiuntivi. Le voci non vengono scelte a caso, ma hanno una precisa valenza artistica: "DCHMP." è strutturata a partire da un'intervista con Marcel Duchamp, "NL." vede trasformata l'ugola di Armstrong, "NHN-B." è sviluppata su una canzone tradizionale giapponese, mentre nella chiusura di "NIC NIE JEST PRAWDZIWE" intervengono le parole dello stesso Sebastian, che denuncia una sentenza attribuita a Hasan Ibn-Sabbah, mentre in apertura si ricorre ad un lunghissimo intreccio (ben 22 minuti) di canti sciamanici relazionati all'assunzione di funghi allucinogeni. Ma qual è l'effettivo risultato di un progetto così originale e fuori dalla norma? Una musica senza dubbio elettronica, fatta di piccoli rumori analogici, minimali particelle glitch e assaggi delle voci originarie progressivamente deturpate e scomposte: sembra quasi di trovarsi dinnanzi all'opera di uno scienziato folle, che riassembla provocatoriamente i pezzi di un macchinario fino a fargli assumere una nuova e misteriosa funzionalità. Se il gioco derivato da pezzi come "NHN-B" e "NIC NIE JEST PRAWDZIWE" risulta interessante e seguibile nella sua stranezza, i sibili spaccatimpani di "DCHMP." allontanano anche il più accanito curioso; parimenti se l'esito ambientale di "NL." porta sulla soglia della compiutezza, la prolissa autoreferenzialità della title-track tende a snervare i più tenaci. Risultati alterni, quindi, per un lavoro esente da intrattenimento, che si risolve in un esercizio tecnico da studiare ed osservare per carpirne strutture e significati. Oggetto incomprensibile per quei tanti che si accontentano ancora della 'solita' musica o di rumori meno matematici, ma foriero d'interesse per una nicchia estremamente ridotta.

Michele Viali

 

http://www.myspace.com/bionulor

http://www.wrotycz.com/