24-01-2011
VON THRONSTAHL
"Conscriptum"
(Cold Spring/Audioglobe)
Time: CD 1 (68:52) CD 2 (69:46)
Rating : 6
Josef Maria Klumb apre gli archivi di Von Thronstahl e rispolvera una immane quantità (ben 28 tracce) di materiale mai confluito in album o compilation, per alcuni versi meglio definibile come scarto, per altri come recupero. Nel complesso emerge l'essenza del progetto, marcata da tutti i variegati ingredienti che ne hanno garantito col tempo la notorietà: dalle sfumature punk alle marce militari, dalle atmosfere guerresche ai beat electro, dalle ballate folk agli arrangiamenti sinfonici, dai riff rockettari agli arpeggi mediterranei. Tante versioni alternative di pezzi già editi, qualche intelligente cover, alcune collaborazioni, frammenti e divertimenti assortiti compongono un pot-pourri a cui manca il rigoroso assemblaggio degli album, e che non aggiunge nulla di nuovo al valore artistico dell'act teutonico. Nel mare magnum dei due CD emergono comunque alcuni passaggi non indimenticabili, ma degni di menzione: la guerresca "Junges Wien", una elettrizzata versione di "Germanium Metallicum", le mitraglie sintetiche di "Stalingrad" e la solare "Waldgang". Tra le curiosità si collocano: "Mit Fester Hand", ritmatissimo tributo al progetto austriaco Allerseelen; le rock ballad "Northern Sons Under Southern Skies" e "The Saints Are Coming", di cui circolano i video ufficiali su youtube; la caotica "Nem Nem Soha" composta a quattro mani con gli ungheresi Sturmast; un'agghiacciante cover di "Runes And Men" di Death In June reinterpretata con motivi di flauto e una rivisitazione country/folk di "The Baltic Partizan" di Leonard Cohen. Operazione più che mai commerciale, fatta di tanta quantità e scarsa qualità. Una cernita dei (pochi) brani buoni avrebbe dato più dignità ad un lavoro che ha le sembianze di un ammasso di roba varia da dare in pasto più agli aficionados che ad un pubblico esigente e attento. Mastering approssimativo che non livella tutte le tracce sul medesimo audio, ma bella la confezione in digipak apribile a sei panelli con il solito artwork eccessivo e barocco. Von Thronstahl ci aveva abituato a livelli più elevati: prodotto trascurabile.
Michele Viali