29-11-2010
VOIDWORK
"Horror/Forsaken"
(Black Drone)
Time: (64:53)
Rating : 7
Il progetto VoidWork nasce soltanto nel 2008 e consta di Xavier De Schuyter, curatore di tutto quanto concerne la parte musicale, ed Ann-Mari Thim, ben nota singer svedese militante nelle fila di Arcana e Seventh Harmonic. Nonostante la recente creazione, l'act ha già alle spalle il debut album "Asylum" (Essentia Mundi, 2009), cui è seguita questa nuova release limitata a sole 300 copie in digipak a metà dell'anno in corso e, proprio in questo periodo, un nuovo lavoro di lunga durata in free download, intitolato "Dark Corners" e disponibile attraverso i canali ufficiali del progetto, mentre il nuovo full-length "Basement" è annunciato per l'inizio del nuovo anno su Rage In Eden. Un act quindi molto produttivo, che parte da una chiara prerogativa: creare atmosfere spettrali attraverso suoni e voci. Sempre in bilico tra dark ambient e sonorità più ricche e cinematiche, il lavoro in esame è in realtà la summa di due differenti album concepiti da Xavier tra il 2009 ed il 2010: il più recente è "Horror", sicuramente l'opera meglio prodotta e più completa a livello di suoni di VoidWork, dove melodie realmente raggelanti e spettrali serpeggiano con fare lugubre fra aperture sinfoniche, voci perfettamente calzanti, samples magari scontati ma pertinenti, rumori inquietanti e buoni inserti percussivi/ritmici. Un lavoro che mette in campo tutte le qualità dell'act, che dà il meglio di sé in tutti i frangenti, inclusi momenti anche diversificati fra loro come una "People Of The Monolith" che suona come un breve ma intenso traditional a cappella ed una "Forever In Fire" che si fregia di bei vocalizzi femminili di stampo lirico. Sicuramente più grezze, sia a livello di costruzione che di produzione, le sette tracce di "Forsaken", dove non mancano inserti percussivi e di piano, ma dove sostanzialmente i toni si mantengono più attinenti alla dark ambient. Stiamo parlando di un act ancora giovanissimo, ma già capace di tratteggiare con efficacia le atmosfere richieste, ed il consiglio è di scoprirne già da ora le qualità, aspettando il nuovo opus con la certezza che VoidWork sia un nome che vale la pena seguire attentamente.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/voidwork