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Room 104

15-03-2010

ARKTAU EOS

"Ai Ma Ra"

Cover ARKTAU EOS

(Aural Hypnox)

Time: CD 1 (57:52) CD 2 (49:02)

Rating : 8

Abbiamo parlato diffusamente del nome di punta di casa Aural Hypnox, Halo Manash, in ben tre occasioni, ed ora rivolgiamo le nostre attenzioni ad uno dei molti altri progetti di Antti Haapapuro (titolare stesso dell'etichetta finnica), ovvero Arktau Eos, già autore di un paio di passate release e condiviso dal Nostro con Antti Litmanen (attivo anche nei più noti e ormai da tempo disciolti Babylon Whores e collaboratore di Zoät-Aon, altro act legato alla label scandinava). Uscita lo scorso anno, "Ai Ma Ra" è una monumentale opera divisa in due dischetti per un totale di oltre 105 minuti, racchiusa nel consueto splendido cardboard (limitato a 1000 copie in formato A5) assieme ad un talismano stampato e ad un pregiato booklet contenente importanti approfondimenti utili alla comprensione. Se da un lato è facile e corretto asserire che gli Arktau Eos hanno compiuto un percorso speculare a quello degli Halo Manash, nel senso che la loro musica si è fatta più minimale e maggiormente votata alla ritualità (in vero già dal secondo opus "Scorpion Milk"), accantonando le mille sfaccettature di un (capo)lavoro inquietante e tremendamente oscuro come il sensazionale debut "Mirrorion", dall'altro non è mai facile descrivere appieno l'esperienza dell'ascolto delle opere firmate da questi artisti (il consiglio è quello di guardare i molti video presenti su YouTube: vi serviranno per capire che non siamo decisamente di fronte ad operazioni di facciata per suonare 'oscuri', anzi...) e rilasciate da una label davvero speciale come la Aural Hypnox... Si tratta di un'esperienza intima su più livelli di coscienza che proviamo a descrivervi usando le parole stesse del duo: "...oltre 105 minuti di musica ambient sperimentale ed elementale, originale nel senso letterale del termine. Più che di musica, si tratta di 'etnografia dell'ignoto' in azione che fornisce viste di angoli di realtà raramente intravisti. Creato principalmente con strumenti acustici (...), il suono è egualmente terreno così come è ultraterreno (...), un disco in cui immergere sé stessi oltre il tempo, contenente più di due anni di strane esperienze e sensazioni distillate in un curioso, potente elisir, il cui uso dovrebbe essere determinato dal singolo ascoltatore nel senso più vero.". Un lavoro per molti versi estremamente minimale, ossessivo nel suo incedere rituale, la cui funzione, ancora una volta, va ben oltre il semplice ascolto (sia pur esso quello opprimente, ipnotico e/o desolante ricercato dai seguaci del settore): come tutti i lavori rilasciati dalla Aural Hypnox, si tratta di un'esperienza destinata a quei pochi che intenderanno realmente viverla fino in fondo, scoprendo i risvolti terreni ed ultraterreni dell'Arte di musicisti che sono anzitutto ricercatori nei difficili campi delle forze che regolano la Madre Terra ed i livelli di coscienza che l'Uomo può raggiungere in congiunzione con gli Elementi. Qualcosa di unico, destinato a chi vuole esplorare in profondità e comprendere davvero.

Roberto Alessandro Filippozzi

 

http://www.helixes.org/arktau-eos/

http://www.auralhypnox.com/