15-03-2010
CAITHNESS
"Apostasy & The Sorrowful Child"
(Kaosthetik Konspiration)
Time: (55:18)
Rating : 6
Caithness, per chi ne fosse all'oscuro, è il solo-project di stampo dark ambient di Hylgaryss, tastierista e chitarrista della nota band francese Dark Sanctuary, ed "Apostasy..." è la quarta release del progetto, dopo la cassetta del '98 "The Ride To The Abyss", il CDr del 2001 "The Knell Of Mourning" ed il primo full-lenght ufficiale "Crossing The Land Of Bereavement", uscito per la Mono-Emotional Records nel 2003. Una lunga pausa di circa sei anni, dunque, è servita prima di poter ascoltare la nuova fatica del Nostro, evidentemente molto impegnato con la sua band principale in tale lasso temporale, ma infine pronto a tornare sul mercato grazie alla valida label transalpina Kaosthetik Konspiration. Chi già conosceva le vicissitudini del progetto Caithness ritroverà in questa nuova opera - limitata a 1000 copie nel consueto bel digipack - tutti gli ingredienti del monastico suono dark ambient tipico del Nostro: cori gregoriani, campane da funzione religiosa, synth dal taglio liturgico/neoclassico, qualche sporadico rullo marziale e trame dark ambient che si tingono di industrial, come da copione. È verosimile che tale formula abbia già affascinato più di un ascoltatore, poiché in effetti essa si rivela particolarmente suggestiva, ma è altresì vero che nella sua frammentaria discografia Caithness ha già mostrato evidenti segni di staticità compositiva. Un po' alla stregua degli stessi Dark Sanctuary, se vogliamo: sonorità intriganti e capaci di creare la giusta atmosfera, ma troppo simili a sé stesse album dopo album, quasi come se i loro autori ritenessero giusto sedersi sugli allori, sentendosi artisticamente appagati nel reiterare una formula ad infinitum. Noi ovviamente dissentiamo, e pur riconoscendo il fascino oscuro della musica di Hylgaryss, non possiamo dirci pienamente soddisfatti da un'opera che non aggiunge nulla che non sia stato già detto in precedenza sotto il monicker Caithness. Una traccia come "Faces And Shades", coi suoi toni industrial ambient apocalittici, dimostra che il Nostro sa come lavorare sulla materia sonora più oscura, ma alla fine si ricade sempre sul coro gregoriano, sui rintocchi delle campane, sui synth etereo-ecclesiastici o sui rulli marziali, ed una soluzione stuzzicante come il bel vocalizzo femminile di "The Sorrowful Child" viene sfruttata talmente poco da lasciare l'amaro in bocca... La speranza è quella che in futuro il progetto esplori nuove strade, ripartendo dai propri trademark senza fossilizzarsi su di essi: un disco come "Apostasy..." potrà catturare le attenzioni di chi ancora non conosce il progetto Caithness, poiché ben congegnato e forte di un suono suggestivo, ma chi già era al corrente delle gesta soliste di Hylgaryss non vi troverà niente di nuovo.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/sorrowfulchild