08-02-2010
TREHA SEKTORI
"Sorieh"
(Kaosthetik Konspiration)
Time: (44:02)
Rating : 7.5
La francese Kaosthetik Konspiration, eccellente etichetta dedita alla divulgazione delle sonorità più ricercate del panorama dark ambient/ritual (fra le quali non sono mancate quelle di nomi importanti come Halo Manash e Desiderii Marginis, per la cronaca), ci propone il debutto sulla lunga distanza di Treha Sektori, misterioso progetto nato nel 2005 con all'attivo tre partecipazioni ad altrettante compilation ed il CDr autoprodotto del 2006 "Demeh.Sorh.Kahena". Il dischetto, mirabilmente confezionato nel formato digisleeve a tre pannelli (una delle peculiarità di casa Kaosthetik), ci presenta al meglio il suono dell'oscuro act francese: monastica dark ambient le cui trame, capaci di inquietanti melodie e di un 'montaggio' spezzato dei samples che gela il sangue col suo taglio squisitamente filmico, evocano chiaramente visioni di antichi e freddi monasteri isolati dalla cosiddetta 'civiltà', dove si consumano rituali secolari fra urla lancinanti e inquietanti sussurri, in un rincorrersi fra mura che non conoscono la luce del giorno. Se le atmosfere create funzionano alla perfezione, evocando le giuste visioni, non è da meno l'aspetto squisitamente musicale: le nere tessiture ambientali si muovono agilmente, avvolgendo l'ascoltatore nel modo migliore e preparandolo a trame vocali realmente orrorifiche, capaci di inquietare anche i più navigati fruitori di queste sonorità, complice una produzione inappuntabile e nitida; ottime poi le melodie, semplici, efficaci e mai fuori contesto, perfette per donare quel tocco in più che dimostra come la dark ambient possa e debba andare oltre i soliti droni reiterati ad infinitum. Le caratteristiche di cui sopra plasmano e modellano tracce avvincenti nel loro evocativo svolgimento, ma Treha Sektori sa anche proporre mirabili varianti, come il tappeto percussivo dal taglio rituale che esalta le trame di "Presceth.Keonah" o il mostruoso ritmo macchinoso che detta le movenze di "Solva.Entera". Gran finale col fluttuante canto spirituale di "Senteoreh.Kerassiah" e coi 15 minuti abbondanti di "Reasiah.Rehenerah.Resoreh", sontuoso esempio di plumbea e profonda dark ambient che ispira un emblematico crescendo d'intensità. Da un'etichetta di grande spessore un progetto da seguire con attenzione, con gli occhi ben puntati sulla vicina Francia e sui suoi più oscuri gioielli nascosti.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/trehasekt