07-12-2009
DAWN & DUSK ENTWINED
"Cathédrales De Brume"
(Aube Et Crépuscule)
Time: (72:43)
Rating : 7.5
L'affermato progetto francese Dawn & Dusk Entwined, guidato in solitaria da David Sabre e recentemente approdato alla corte della blasonata Cold Meat Industry, torna a realizzare un lavoro per la piccola Aube Et Crépuscule, etichetta verosimilmente gestita dallo stesso artista transalpino e destinata a produrne solo le uscite più particolari, come già fu una prima volta nel 2007 per il CDr "Vanitas Vanitatum" (limitato a sole 99 copie numerate con confezione in formato A5). Lo stesso autore, nelle note interne dell'essenziale digipack, tiene a precisare che l'opera in esame non è da considerarsi al pari di un tipico album di Dawn & Dusk Entwined, poiché composta sotto l'influenza della novella sci-fi "Cathédrales De Brume", nata dalla fantasia dei due autori francesi Oksana (avvenente fanciulla che come primo mestiere fa... la pornostar!) e Gil Prou, i quali hanno chiesto personalmente a David di realizzare qualcosa che potesse fare da ideale colonna sonora alla loro ambiziosa creazione letteraria. David, onorato da tale richiesta, si è quindi prodigato nel realizzare i 27 frammenti musicali (molti dei quali inferiori ai due minuti di durata) a supporto della suddetta novella, entrando nella psiche del protagonista Amaranth Heliaktor ed esplorando attraverso i suoni quelle architetture oniriche che il personaggio stesso definisce affettuosamente 'cattedrali di bruma'. Sebbene i presupposti iniziali possano aver 'forzato' la mano di David, inevitabilmente tutte le peculiarità del suono di Dawn & Dusk Entwined si ritrovano in questa lunga soundtrack: dal piglio squisitamente marziale perpetrato con modalità alterne (la sontuosa "Thème D'Amaranth Heliaktor", "Les Tonaxarès", l'inquietante "Karnak", le melodiche "Sophonisba" e "Une Nouvelle Terre", le più neoclassiche "Dégénérescence", "L'Ile Des Morts" e "Le Défilé Des Vies" e la possente ed oscura "Trou Noir") alle trame più propriamente dark ambient ("Entrevue D'Éternité", le plumbee "Le Vaisseau Fantôme" e "Les Hormisdastes", la minacciosa "L'Entrée De L'Enfer"), dagli spunti sinfonico/neoclassici (la title-track, "L'Astrée", "Tout Devient Possible") alle nette aperture verso l'industrial ("Noctis Labyrinthus", "Les Hexastylis", "Soliloquium In Splendor", "L'Ultime Cathédrale"). C'è spazio anche per momenti differenti e più ricercati, come "Thème D'Emmïgraphys", dove il flauto e i ritmi tenui rimandano a certa new age, oppure la più onirica e fluttuante "La Terre Dévonienne", o ancora le pulsioni elettroniche di "Thème De Centipède" e lo stridente ma piacevole intrecciarsi fra melodie dolci e percussioni severe di "Partage De L'Éternité", prima che l'austera e lugubre "L'Ultime Quête" metta fine all'ascolto dell'opera. Un lavoro molto completo, dunque, per un artista che si è lasciato ispirare con successo da un'opera letteraria evidentemente affascinante, riuscendo a catturarne il mood con grande efficacia senza dover snaturare uno stile già ampiamente consolidato: chi ha sin qui apprezzato le gesta di Dawn & Dusk Entwined può quindi programmare serenamente l'acquisto di questa validissima soundtrack, certo di non imbattersi in qualcosa di estemporaneo e/o troppo fuori dagli schemi rispetto alle sonorità care al progetto francese.
Roberto Alessandro Filippozzi
http://www.myspace.com/dawnduskentwined
http://www.myspace.com/cathedralesdebrume