07-12-2009
NOCTURNE
"Vers Le Vide"
(Final Muzik)
Time: (57:00)
Rating : 7.5
Chi ha seguito Nocturne lungo la sua più che decennale carriera, sa che non fornisce mai lavori prevedibili e facilmente penetrabili, e in questo senso non fa sconti nemmeno il nuovo "Vers Le Vide", uscito in una tiratura di 600 copie per la nostrana Final Muzik. Saphi (titolare del progetto) assembla il lavoro utilizzando vari spunti sonori messi a punto tra il 2004 e il 2007, e a tratti, nella lunghezza del CD, può essere avvertita una non perfetta compattezza tra tutto il materiale usato. L'act francese non si mostra comunque globalmente distante dalla scena marziale più dura, ma riesce a diversificare il contenuto e - in parte - anche lo stile: ciò avviene in particolare nella prima sezione dell'album, che vede l'apice nel brano "Rache!", uno dei pochi sorretti da una flebile melodia affogata tra esplosioni e tenui percussioni che mimano spari in lontananza. Tutta questa tranche si basa su toni ambientali estremamente cupi, dove i rumori, i campionamenti e i suoni sembrano coperti da una spessa coltre di fumo e caligine, creando un'atmosfera apocalittica e post-atomica che viene ripresa anche a fine CD. I pezzi sono fortemente stratificati e, ad un ascolto attento, emerge la molteplicità di mezzi che il nostro compositore ha dispiegato con grande cura. La seconda parte del disco ha caratteristiche compositive più tipiche: aumentano sensibilmente i campionamenti di arie, motivi e discorsi d'epoca, si moltiplicano i rumori evocativi, fino ad assemblare una serie di brani semi-documentaristici che richiamano alla mente oscuri fatti del passato. In questo caso diventa forte la somiglianza con i grandi nomi della scena marziale d'oltralpe, da Les Joyaux De La Princesse al primo Dernière Volonté, quello di "Obeir Et Mourir". In generale, ad ogni traccia, si avverte la grande perizia con cui Saphi ha intessuto la sua trama, e l'effetto ad alto volume lascia i segni. Unico limite una confezione troppo povera di informazioni anche visive, fatto che lascia, (forse di proposito) l'ascoltatore alla ricerca di un tema portante da chiedere alla più tetra fantasia. Comunque di sicuro uno dei migliori album firmati Nocturne, all'interno di una discografia non priva di uscite discutibili.
Michele Viali
http://www.myspace.com/nocturnespace